Acqua dilapidata ad Agrigento. E’ il caso che intervenga la Protezione civile?

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Prosegue inesorabile lo spreco di risorse idriche ad Agrigento. Alle prime ore del mattino di oggi una cascata d’acqua, proveniente da una perdita più volte segnalata in via De Gasperi, ha allagato le strade fino al cine Astor. Incredibile ma vero. E poi, tra l’altro, a nessuno frega nulla della perdita d’acqua 24 ore su 24 in via Unità d’Italia, dalla tipografia Sarcuto in giù, altrettanto più volte segnalata e documentata. Altre perdite sono segnalate dagli utenti in altre parti della città. L’Aica non interviene: forse non ha i soldi, forse non ha i mezzi, forse non ha personale. Ma una domanda è legittima: strutturalmente vi sono state delle modifiche rispetto al precedente gestore Girgenti Acque? La sede è la stessa, il personale altrettanto. Si attendono risposte. Nel frattempo si rammenta che per la ricostruzione della rete idrica in città sono disponibili, tra virgolette, i 50 milioni di euro annunciati da Raffaele Lombardo e i 50 milioni di euro annunciati da Nello Musumeci. Ancora nel frattempo, altra domanda: perdurando tale immane spreco d’acqua ad Agrigento, non è il caso che intervenga la Protezione civile? Si attendono risposte.

Angelo Ruoppolo (Teleacras)

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One Thought to “Acqua dilapidata ad Agrigento. E’ il caso che intervenga la Protezione civile?”

  1. Luigi

    É opportuno che intervenga la Procura della Repubblica e non la Protezione civile

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