Agea, truffa aggravata. Sequestro beni

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I Carabinieri hanno sequestrato denaro e terreni a Ribera, in parte già confiscati, ad una donna di Burgio parente di una famiglia presunta mafiosa. I dettagli.

I Carabinieri della Compagnia di Sciacca, capitanati dal colonnello Roberto Vergato, hanno sequestrato beni mobili, denaro contante per 37mila euro, e poi beni immobili, tra terreni coltivati ad aranceto ed un garage a Ribera, per un valore complessivo di circa 90mila euro. Il provvedimento pesa su una donna di Burgio, impiegata. Lei avrebbe percepito illecitamente dei contributi dell’Agea, l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura. I soldi sarebbero serviti per la conduzione dei terreni a Ribera. Tali terreni, in parte, sono stati già confiscati in base alla normativa antimafia ad una famiglia presunta mafiosa di cui la donna è parente. E lei avrebbe presentato dei contratti di locazione veri degli stessi terreni, nonostante fossero confiscati. Per altri terreni, invece, lei avrebbe presentato dei contratti di locazione a firma falsa. E il tutto al fine di ottenere i soldi dall’Agea per le campagne agricole 2015-2020. E ciò, ovviamente, è stato nascosto ai proprietari dei terreni, del tutto ignari della malandrinata, che è stata testimoniata anche da app satellitari ruotanti sulle zone oggetto della truffa aggravata. Altre indagini sono in corso per accertare eventuali complicità da parte degli enti certificatori, ovvero l’ente agricolo competente che avrebbe dovuto riscontrare l’integrità dei titoli presentati prima di concedere i contributi Agea.

Angelo Ruoppolo (Teleacras)

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