Il magistrato di Sorveglianza di Agrigento, Walter Carlisi, ritenendo più marcata la pericolosità sociale di Antonio Massimino, 51 anni, inquisito e ristretto per associazione mafiosa, ha aggravato la misura preventiva della sorveglianza speciale. Il giudice ha motivato il provvedimento sulla base del ruolo di coordinamento dell’associazione mafiosa di Agrigento che Massimino avrebbe svolto durante il periodo in cui è stato sottoposto alla sorveglianza di pubblica sicurezza. Dunque, in sostituzione della libertà vigilata, a Massimino è stata imposta la misura di sicurezza della casa lavoro per due anni. Attualmente Antonio Massimino è detenuto in regime di 41 bis nel carcere di Sassari.
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