Come ribadito dal capo della Protezione civile siciliana, Salvo Cocina, anche in occasione di un intervento in Prefettura ad Agrigento lo scorso 14 agosto, l’unica soluzione a breve termine a rimedio della crisi idrica sono i pozzi, sfruttando gli esistenti o ricercandone altri. E che la Protezione civile avrebbe pagato i costi per l’attivazione sgravando i Comuni. Ebbene, a tal proposito intervengono i consiglieri comunali della Democrazia Cristiana, Bongiovì, Spataro, Vitellaro e Zicari, che invocano lumi, ovvero chiedono al sindaco Miccichè di indicare quali pozzi siano stati trovati e siano sfruttabili. I consiglieri Dc affermano: “Il sindaco aveva annunciato di avere rintracciato più pozzi in diverse zone della città. Ci vuole dire dove sono o è un segreto? Ci vuole dire quando entreranno in servizio o se ha fatto fare le analisi delle acque al fine di poterle utilizzare? Ci vuole dire se ha avvertito la Protezione civile regionale affinché provveda con i lavori necessari, avendo fondi a ciò appositamente destinati? Il sindaco sa che ci sono zone della città che non riescono a prendere acqua da settimane come ad esempio la via dei Normanni? Non ha nulla da dire ai nostri concittadini senza acqua? La smettesse di millantare soluzioni e collaborazioni istituzionali con qualsiasi livello di governo e si mettesse a fare il sindaco sul serio: stando per strada, parlando con la gente e risolvendo i problemi veri della città, altrimenti si dimetta”.
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