giudice monocratico del tribunale di Caltanissetta, Nicoletta Frasca, ha condannato a 9 mesi di reclusione Mauro Rossetti Busa, di Lucca, 64 anni, legato agli ambienti anarchico-insurrezionalisti, accusato di avere inviato dal carcere una lettera di minacce al procuratore aggiunto di Agrigento, Salvatore Vella.
Rossetti Busa, che sta scontando una condanna a 7 anni, 9 mesi e 10 giorni in un carcere di alta sicurezza, per un assalto incendiario a un distributore dell’Eni e alla sede di Casapound a Firenze, era stato messo sotto inchiesta dal pm per un danneggiamento in carcere.
E così, secondo la ricostruzione dei fatti, gli aveva inviato una lettera dai contenuti intimidatori. “Le mie capacità vanno molto più avanti, cioè se solo volessi posso anche arrivare a gambizzare, e dove non posso ho la capacità di associarmi con qualsiasi gruppo antagonista. Quindi, con voi appartenenti di questo Stato, o istituzioni non vi riconosco, quindi vi dico subito di mantenere le distanze sennò mi porterete di arrecarvi seri problemi e rivendico quanto ho dichiarato”. E’ questo il contenuto di una missiva fatta recapitare il 14 maggio del 2020.
Rossetti Busa, peraltro, oltre ad avere collezionato denunce e arresti in serie in Toscana e condanne per danneggiamenti e assalti anarchici, nel marzo del 2004 minacciò un pm in aula: “Ti mando un pacco-bomba, la prossima sarà per te e per questi sbirri”, disse alludendo all’invio, il giorno precedente, di una busta esplosiva al sindaco di Firenze.
Il giudice gli ha inflitto una condanna di un mese superiore rispetto alle richieste del pm. A Vella, che si è costituito parte civile – con l’assistenza dell’avvocato Daniela Posante – chiedendo un risarcimento simbolico di un euro, in seguito alle minacce ricevute è stata nuovamente assegnata la tutela che aveva avuto in passato dopo avere ricevuto intimidazioni da ambienti mafiosi. Mauro Rossetti Busa, nei mesi successivi, avrebbe alzato il tiro inviandogli altre tre lettere dal contenuto ancora più esplicito in cui, fra le altre cose, minacciava di farlo saltare in aria.