Giunta comunale di Agrigento e imprese della nettezza urbana concordano il pagamento di oltre 200.000 euro per le pulizie estive della città. I dettagli.
Il contratto d’appalto del servizio della nettezza urbana ad Agrigento costa ai cittadini 8 milioni di euro all’anno. Il sindaco Franco Miccichè lo ha appena ritenuto un contratto “capestro” perché non prevede opere di pulizia essenziali, come la rimozione delle sterpaglie. A tal fine Miccichè ha annunciato che il servizio sarà affidato a imprese specializzate. E che l’attuale contratto d’appalto, che scade a novembre, sarà rinnovato con modifiche di rilievo perché così come è stato concepito non garantisce il decoro della città e il rispetto ai cittadini che pagano la tassa sui rifiuti tra le più elevate d’Italia. Nel frattempo adesso che è imminente agosto, e che bisogna rendere la città accogliente ai turisti e ai villeggianti, occorre pulire, e quindi, come ormai ogni anno, la giunta comunale e le imprese della nettezza urbana hanno concordato di prelevare oltre 200.000 euro dei cittadini affinchè si pulisca e si rimedi a rifiuti, erbacce e degrado. Si tratta tecnicamente di una perizia di variante. 115.000 euro serviranno per un potenziamento delle attività di pulizia di vie e piazze per un periodo di 60 giorni feriali. Altri 105.000 euro, pù Iva e adeguamento prezzi, serviranno per pulire via Atenea e zone limitrofe, piazza Aldo Moro verso piazza Sinatra e via Pirandello, San Leone tra lungomare Falcone e Borsellino, Piazzale Aster, Piazzale Giglia, e Villa Pertini, con spazzamento manuale e meccanizzato, per un numero di 73 interventi, e il lavaggio delle strade, marciapiedi e panchine del lungomare Falcone e Borsellino e piazzale Giglia con cadenza di un turno settimanale, solo il sabato, per 9 interventi complessivi. Dal 2020 in poi sono stati spesi oltre 600.000 euro dei cittadini per tali servizi in perizia di variante.