L’inchiesta e il processo sul “Sistema Montante”: il maggiore della Guardia di Finanza, Ettore Orfanello, trasferito dai domiciliari al carcere. I dettagli.
Il giornalista di “Repubblica”, Attilio Bolzoni, scrittore e autore del libro “Il padrino dell’antimafia”, sul “Sistema Montante”, disegna come “I Bravi nei Promessi Sposi di Alessandro Manzoni al servizio di Antonello Montante” l’ex comandante provinciale della Guardia di Finanza di Caltanissetta, il colonnello Gianfranco Ardizzone, e il maggiore Ettore Orfanello, ex comandante del Nucleo di Polizia tributaria della Guardia di Finanza di Caltanissetta. I due, in cambio di favori come trasferimenti, promozioni o assunzioni a lavoro di familiari, avrebbero compiuto verifiche fiscali blande e omissive verso gli amici di Montante e del “Sistema”, e ispezioni più rigorose a carico dei nemici. Lo scorso 10 maggio il Tribunale di Caltanissetta ha condannato Gianfranco Ardizzone, giudicato in abbreviato, a 3 anni di carcere.
Ettore Orfanello, invece, è giudicato in ordinario ed è attualmente sotto processo innanzi al Tribunale di Caltanissetta per associazione a delinquere e corruzione. Ebbene, Orfanello è stato ristretto ai domiciliari, con il divieto di comunicare. E lui, invece, avrebbe utilizzato il telefonino della badante di sua suocera per comunicare con un suo ex collaboratore, un sottufficiale delle Fiamme Gialle, e con altri due amici. Così è secondo la Squadra Mobile di Caltanissetta, capitanata da Marzia Giustolisi, e la Procura nissena. E uno dei magistrati pubblici ministeri al processo “Montante”, Maurizio Bonaccorso, ha ottenuto dal Tribunale un aggravamento della misura cautelare. Ettore Orfanello è stato prelevato dalla Polizia a casa sua ed è stato trasferito in carcere. Ed è stata perquisita anche la sua abitazione. Al telefono il maggiore Orfanello avrebbe tentato di interferire sulle sorti di un altro procedimento a cui è sottoposto, e, contro le intercettazioni, lui avrebbe consigliato ai suoi interlocutori di scaricare “Signal”, un sistema di messaggistica simile a Whats App. E Orfanello, conversando a telefono, avrebbe garantito: “Non si può intercettare. Io ho bisogno di un punto di appoggio fuori”. Ed il Tribunale, nell’accogliere la proposta di carcerazione della Procura, scrive: “Le condotte di Orfanello devono essere ritenute indicative di disinvolta spregiudicatezza, di pericolosità e inaffidabilità”. E il procuratore di Caltanissetta, Amedeo Bertone, commenta: “Orfanello ha violato il suo status poiché comunicava con l’esterno. Era anche contento di aver scoperto un sistema di messaggistica non molto utilizzato e pensava di non poter essere intercettato. Ma non sapeva che era intercettato per altro”. Sfogliando le pagine della cronaca dell’inchiesta, anche Antonello Montante, arrestato ai domiciliari il 14 maggio del 2018, poi, dopo 10 giorni, il 24 maggio è stato trasferito in carcere perché avrebbe tentato di inquinare le prove. Nei giorni successivi all’arresto, nel domicilio di Montante, nella villa a Serradifalco, sarebbero entrate anche delle persone non autorizzate. E la Procura ha presentato l’istanza urgente di trasferimento in carcere.
Angelo Ruoppolo (teleacras)