Leggiamo con indifferenza, leggermente infastiditi, la classifica annuale nell’Indagine sulla qualità della vita del 2023 realizzata da ItaliaOggi e da Ital Communications, in collaborazione con l’Università Sapienza di Roma. Nello stilare la classifica si tiene conto di dimensioni diverse: affari e lavoro, ambiente, reati e sicurezza, sicurezza sociale, istruzione e formazione, popolazione, sistema salute, tempo libero e turismo, reddito e ricchezza. Se fossi agrigentino, (non lo sono ma amo tanto questa città) cercherei di comprendere il perché per poi attivarmi da subito a trovare soluzioni. Nel 2022 Agrigento si trovava al 103 esimo posto, quest’anno addirittura al quartultimo posto. Comincerei dalla spazzatura che la fa da “biglietto da visita”. Percorrendo la strada ex scorrimento AG CL. li trovi ai margini ed anche nelle aree di emergenza. Sono lì, immobili coloratissimi sacchetti di spazzatura. Non raffigurano certamente una natura morta firmata da Paul Cèzanne ma “munnizza” firmata da incivili. Per quanto riguarda il lavoro, è vero che manca o per meglio dire primeggia quello povero. Oggi una delle emergenze di Agrigento è quella del lavoro vero, del precariato, dei salari, delle disuguaglianze, dei giovani che non trovano impiego e della correlativa mancanza di politiche sociali volte a risolvere quella che un tempo veniva chiamata la questione sociale. Su questo versante si è fatto poco e pressato (la politica) niente. E pensare che Agrigento ha visto illustri politici sedere in Parlamento. Per quanto riguarda i reati, non me ne vogliano i milanesi, Milano si conferma maglia nera. Riguardo gli spazi verdi, la mobilità, servizi, tempo libero, suggerirei al Sindaco di Agrigento di avviare un “progetto AG sostenibile” chiamando a raccolta ragazzi, studenti per coinvolgerli nell’individuazione di soluzioni sostenibili per le aree urbane del “giorno dopo”. I giovani hanno idee meravigliose. Riguardo il turismo, Agrigento non ha bisogno di “biglietti da visita”. Famosa nel mondo per la sua Valle dei templi, imponente testimonianza della Sicilia greca e patrimonio dell\’umanità per l\’Unesco. Basterebbe “aggiustare” qualcosa, ascoltando chi lavora quotidianamente nel settore. Ad esempio gli albergatori, le guide turistiche. Per superare il fascino delle Dolomiti e il cuore pulsante delle metropoli del nostro Paese, bisogna rimboccarsi le maniche, senza se e senza ma.
Notizie correlate
-
Teatro Pirandello e Conservatorio Toscanini, uniti per una stagione di grande musica
Condividi Visualizzazioni 136 Con la prima della stagione concertistica al Teatro Pirandello, si consolida un’importante sinergia... -
Raccolta abiti da sposa usati da donare alle donne che non possono permetterselo
Condividi Visualizzazioni 135 Promotore dell’iniziativa Don Antonio Nuara, rettore della Chiesa di San Pellegrino a Ribera... -
Le Fabbriche assumono la gestione del “conventino chiaramontano”
Condividi Visualizzazioni 126 Le Fabbriche, sede stabile della Fondazione Orestiadi ad Agrigento, conquistano un nuovo importantissimo...