“Quando si parla della salute dei nostri figli, ciascun genitore vorrebbe il meglio in tutto per i propri bimbi, ancora di più se parliamo di sanità”
Lo dichiara Aldo Mucci che continua: “Oltre al pediatra di medicina generale, purtroppo alle volte capita di doversi recare anche in un ospedale. E’ quello che è accaduto ai genitori di Andrea – nome di fantasia per una questione di privacy – Dopo un’attenta visita, il pediatra di medicina generale suggerisce ai genitori di ricoverare Andrea. Il suo viso è pallido, e sarebbe opportuno approfondire con esami specifici che solo in ospedale fanno. Ma in caso di necessità a chi è meglio rivolgerci? La prima cosa che ti viene in mente è cercare nelle pagine di Newsweek il settimanale USA di informazione, con sede a New York il quale come ogni anno stila la classifica dei migliori ospedali di molti Paesi. Nell’elenco italiano, al primo posto c’è un’ eccellenza mondiale, il Bambino Gesù di Roma. Segue il Gaslini di Genova, il Presidio San Salvatore Centro Pesaro, l’ Ospedale dei Bambini Vittore Buzzi, il Meyer di Firenze. In Sicilia ? si interrogano i genitori di Andrea. La decisione di ricoverare Andrea presso U.O Pediatria dell’ Ospedale San Giovanni di Dio. Dopo aver espletato l’iter documentale di ingresso, Andrea viene subito indirizzato ai prelievi del caso. L’accoglienza è straordinaria. Gli infermieri hanno “la manualità”, con i bimbi ci sanno fare. In quel reparto trovi l’Ambulatorio di Allergologia, di Diabetologia e obesità pediatrica, Gastroenterologia, Celiachia. Poi ci sono loro, i giovani medici, provenienti da Istituti importanti e con tanta voglia di fare. A capo di questo fantastico “gruppo” il Dott. Giuseppe Gramaglia, direttore dell’unità operativa del reparto di Pediatria, il quale dopo qualche giorno di ricovero di Andrea, mostra ai genitori il reparto. Al Direttore brillano gli occhi, ne parla come di una piccola creatura, voluta, amata e curata. Ci sono persino i Pesci” – conclude Aldo Mucci.
“Nel nostro reparto abbiamo la clown terapia – dichiara il primario Giuseppe Gramaglia -, detta anche terapia del sorriso. Consiste nell’ applicazione di tecniche di clownerie in ambito sanitario, allo scopo di migliorare l’umore dei pazienti, familiari e accompagnatori. I genitori di Andrea sono tornati sereni e con una riflessione: cercavamo l’eccellenza, ce l’avevamo sotto casa”.