Aldo Mucci, Sgb: “3 Dicembre 2020. Giornata internazionale delle persone con disabilità?”

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Quante parole e soprattutto quante cerimonie per la Giornata delle persone con disabilità. Come ogni anno,il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel suo incontro con le associazioni di settore, ha sollevato il tema della scarsa efficacia, da parte delle istituzioni, nella risoluzione di problemi che attanagliano la quotidianità di chi vive o assiste un disabile. Secondo l’Agenda ONU 2030, nel prossimo decennio dovrà essere garantito un accesso equo, di qualità  e senza barriere all’istruzione, un’inclusione totale a livello economico e politico. Anche l’Unione europea è in prima fila nella difesa dei diritti delle persone con disabilità con l’Agenda Europea sui Diritti delle Persone con Disabilità 2020-2030, che sarà resa pubblica nel 2021. L’Agenda si gioverà della  valutazione della strategia europea sulla disabilità 2010-2020pubblicata lo scorso 20 novembre dalla Commissione europeaed elencherà le varie leggi, i programmi e le azioni, anche alla luce dell’impatto della recente pandemia da Covid-19, che guideranno per i prossimi dieci anni le politiche dell’Unione in tema di diritti delle persone con disabilità, prevedendo una serie di impegni precisi, da perseguire con le risorse più adeguate.

 Sul fronte nazionale vale la pena citare la Legge 1° marzo 2006, n. 67 “Misure per la tutela giudiziaria delle persone con disabilità vittime di discriminazioni”  che, anche se ancora poco sfruttata, è diventata un “modello” da acquisire nell’ambito della legislazione europea. In questo 2020 anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha voluto dedicare, all’interno delle sue linee guida per combattere la pandemia da COVID 19 , un’attenzione particolare alle persone con disabilità tenuto conto della loro maggiore esposizione al virus a causa di ostacoli nel rispettare  le misure igieniche e nell’accesso alle informazioni e alle cure sanitarie e della predisposizione a sviluppare una patologia più seria in caso di contagio per la presenza di condizioni cliniche collegate con la disabilità.

Mamma mia,con tutte queste misure nazionali e internazionali, i bambini disabili gravi e gravissimi, possono stare al sicuro. Scuola per tutti !! e finalmente niente discriminazioni. Le famiglie, non saranno gli unici baluardi a difesa della vita, della dignità, dei disabili.  Finalmente i bambini disabili gravi e gravissimi, potranno andare a  scuola, luogo di nascita dei primi rapporti sociali.

I bambini disabili gravi, finalmente saranno assistiti da personale qualificato (non solo ATA) al sostegno, quali gli operatori igienico. Finalmente i Liberi Consorzi si organizzeranno in tal senso. Nessuno rimarrà indietro. E che dire dei vari ministeri i quali hanno (ognuno per la sua parte) nei loro siti istituzionali coniato slogan del tipo: “Il problema della disabilità deve essere centrale nell’agenda politica ed ancora:  l’attuazione di politiche di inclusione che siano in grado di mettere in condizioni le persone disabili di concorrere alla crescita economica, sociale e culturale del paese. Mi fermo qui. Fortunatamente in Sicilia,grazie alle circolari e norme fortemente autorevoli, i bambini disabili sono tutti a scuola ,tranne qualche “malinteso” del tipo: 87 su 397 gli studenti disabili della provincia di Palermo non hanno potuto iniziare l’anno scolastico regolarmente. Per altri 310 le porte della scuola sono rimaste chiuse. Un piccolo QUI PRO QUO  tra Regione ed enti locali avrebbe impedito l’avvio dei servizi specialistici igienico-sanitari necessari per permettere a questi ragazzi di entrare in classe con i propri compagni.  Un qui pro quo che vede Caltanissetta, Trapani ,Agrigento, Siracusa, Ragusa, nelle stesse condizioni. Aronne Piperno ,falegname del Marchese del Grillo avrebbe detto: C’è qualcosa che non va?  Risposta del Marchese del Grillo: “Una questione che avrebbe dovuto essere risolta molto prima dell’inizio delle lezioni e invece la politica regionale è ancora oggi impegnata a discuterne. “Posso essere ancora un po’ incazzato pè sto fatto”?

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