Aldo Mucci (SGB) ai dirigenti scolastici: “Denunciate con coraggio la carenza di personale”

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Il 17 marzo, con uno stanziamento di ulteriori duecento milioni rispetto ai quattrocento già previsti dalla Legge di bilancio, circa 45mila lavoratori tra insegnanti e Ata, hanno tirato un sospiro di sollievo. L’organico Covid potrà continuare a lavorare fino alla fine dell’anno. L’idea di avere una squadra di collaboratori scolastici, maestri, professori e personale amministrativo in più per riuscire a gestire più classi, scaglionamenti e altro ancora, ha suscitato tra i dirigenti scolastici una “euforia” unica nel suo genere. Finalmente i presidi hanno potuto far fronte all’emergenza pandemica.  La vicenda dei contratti ha avuto un iter tortuoso. Parte con l’ex ministra Lucia  Azzolina, arriva a Roma (13 febbraio) dove trova un nuovo ministro (Bianchi) il quale conferma (non poteva farne a meno) questa squadra di coraggiosi, ma fissa il termine dei contratti alla fine dell’anno. Tutti applaudono al grande gesto di “responsabilità” In Commissione Cultura  confermano l’assoluta necessità di continuare ad avvalersi di queste figure. Esulta anche il Prof. Giannelli, numero uno dell’Associazione nazionale presidi il quale si appresta a dichiarare:  “questa notizia incide positivamente sulle necessità effettive delle scuole”. Ed ancora: “i dirigenti scolastici contano  in modo particolare sull’organico Covid per garantire servizi indispensabili. Le dichiarazioni su questa proroga sono tante e “colorite”.  Una su tutte: “Un provvedimento che restituisce serenità alle scuole e ai lavoratori” Non voglio citarne altre, ne tantomeno le fonti sindacali.  Oggi i coraggiosi guerrieri “Covid” sono a casa, disoccupati.  Sono ritornati esattamente come i veterani USA di ritorno dal Vietnam: prima incoraggiati a partire, poi al loro ritorno in Patria “Fottuti e Mazziati”. Ai dirigenti scolastici chiediamo di sottoscrivere con grande energia e coraggio un documento unitario dove si evince la grave carenza di personale. Ad essi dico di rispolverare il loro ruolo di leader educativo. I dirigenti scolastici non possono essere  burocrati, soffocati da carte e responsabilità –  sono ben altro conclude Aldo Mucci del direttivo nazionale SGB Scuola.

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