Nel leggere Il Piano nazionale di ripresa e resilienza, il quale dovrebbe costituire un’opportunità unica per la crescita del Paese e per un rilancio economico a favore delle generazioni future, ti vengono i brividi,ti gira la testa e contemporaneamente ti rende orgoglioso. Milioni di euro solo per la scuola costituisce una sfida importante per il Ministero dell’Istruzione e Merito, chiamato ad effettuare un piano ambizioso. Il Piano che riguarda il nostro Paese lascerà un tocco prezioso per le future generazioni. I nostri figli,nipoti, vedranno finalmente una crescita scolastica più robusta,inclusiva. In Sicilia ad esempio saranno ristrutturate alcuni istituti a : Siracusa – Aci Sant’Antonio – Acireale . Capo D’Orlando – Favara . Taormina – Marsala – Santa Flavia (PA) – Cefalù. – meglio di niente – Uno schiaffone dolorosissimo per gli scettici, i quali hanno da sempre sostenuto che la scuola di oggi fa acqua da tutte le parti,ad alcuni amici giornalisti che da tanto tempo sostengono che il Ministero della Istruzione e Merito non conosce i “numeri” degli addetti e che “scivola” sulle criticità della scuola. Ma cosa importa se manca il personale. Cosa importa dell’aumento degli episodi di violenza nei confronti degli insegnanti e del personale scolastico all’interno degli istituti. Ci penserà il Ministero dell’Istruzione e del Merito, il quale di fronte a casi di questo tipo, richiederà all’Avvocatura generale dello Stato di rappresentare nei giudizi civili e penali i docenti e i lavoratori della scuola. Cosa importa se i Dirigenti scolastici, i DSGA, gli amministrativi, gli ATA, solcando i cancelli degli Istituti si fanno quotidianamente il segno della croce. Oggi il Ministero,punta ad una scuola tipo “Homie” con una struttura altamente funzionale nella quale sarà sufficiente un dipendente per ogni Istituto, addetto alla reception. Agli insegnanti verrà assegnato un codice da digitare per entrare in classe. Inoltre ogni istituto avrà a disposizione un totem parlante capace di rispondere ai bisogni e alle esigenze di ciascun alunno, in grado di proporre una didattica su misura. Scompariranno definitivamente le scuole “pollaio”. Massimo 15 alunni per ogni aula. Sul versante precari – docenti,ATA ecc, il Ministero ha deciso: “lasciamogli fare ancora le ossa” ed ancora : “tra qualche anno non ce n’è sarà uno”. Se il Ministro ed i Dirigenti ministeriali sostengono che la scuola del futuro dovrà essere capace di generare stupore. SGB sostiene che la scuola del presente, dovrà generare un senso di grande meraviglia nell’apprendere che nessun precario dovrà patire l’elemosina di qualche giorno di lavoro in sostituzione del collega in malattia o altro per poi tornare a casa inappagato,avvilito e deluso. – Ribadisce Aldo Mucci del direttivo nazionale scuola – Ed ancora: Il Piano nazionale di ripresa e resilienza,nella sua “imponente” impalcatura, ha dimenticato il diritto al lavoro di chi ha contribuito a rendere sicure e funzionali le nostre scuole. I precari.
Notizie correlate
-
Alessandria della Rocca: imposto un divieto di avvicinamento
Condividi Visualizzazioni 107 Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Sciacca, Stefano Zammuto, ha... -
Migranti a Lampedusa. Un ivoriano annegato durante la traversata
Condividi Visualizzazioni 90 Nottetempo tra Lampedusa e Linosa sono sbarcati, con tre barche, 120 migranti, provenienti... -
“Revenge porn”: condannata una donna a Canicattì
Condividi Visualizzazioni 105 Il giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Agrigento, Iacopo Mazzullo, ha...