Tutto è pronto per la fatidica data del 19 settembre. I lavoratori della scuola si apprestano a spalancare le porte degli istituti. Anche quest’anno “armati”di elmetto, calzature tipo militare e bazooka anti Covid 19 caricato a spruzzo. Il carico delle mascherine e degli igienizzanti è in magazzino, chiuso in enormi scatoloni, in attesa delle circolari del “nuovo” ministro della Salute e del “nuovo” ministro dell’Istruzione. – dichiara Aldo Mucci del direttivo nazionale SGB Scuola – Nelle speranze e nel cuore dei lavoratori batte inesorabilmente il PNRR con tantissimi miliardi da spendere, con interventi che partono dagli asili nido e arrivano fino all’università. “Siamo in campagna elettorale,forse è la volta buona” asserisce G.A, DSGA da oltre venti anni. Ed ancora: “forse parleranno dei nostri stipendi” Immediata la risposta di F.G. Docente di un affollatissimo liceo palermitano: “E’ anche colpa nostra che non riusciamo a farci sentire, o non vogliamo farci sentire. Ed ancora : “Quando l’ultimo sciopero generale della scuola ha raggiunto una percentuale vergognosamente bassa,significa che c’è una crisi della rappresentanza sindacale e dell’immagine di una professione ridotta ad un semplice “posto fisso” mal pagato e poco valorizzato”. Gli fa eco Giovanni, collaboratore scolastico detto “Quo vado”( dal famoso film di Checco Zalone) “Professù sappiamo da sempre, cosa deve essere fatto: quello che manca è la volontà di farlo”. Rimane il fatto che la chiusura del governo dei Migliori lascia di fatto inalterata una situazione preoccupante per la scuola pubblica statale italiana, situazione che si è venuta a deteriorare sempre di più negli ultimi vent’anni. Bisogna difendere la scuola dalle forbiciate, dagli “accoltellamenti” dai tagli per far quadrare i conti del MEF. Bisogna incentivare da subito tutti i lavoratori della scuola. Lavoratori che non hanno certamente bisogno del cosiddetto bonus (mancetta) per i docenti più “meritevoli”, che viene assegnato da una apposita commissione, ne dell’istituzione della figura del “docente esperto”, venuto fuori da un vecchio cilindro che con la scuola c’entra poco. Le oneste disamine sulle criticità nella scuola, spesso suscitano tante polemiche e contraddizioni, ma spesso fanno emergere la verità, – conclude Aldo Mucci del direttivo nazionale SGB Scuola –
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