Ripescata in cantina, spolverata per bene, ribattezzata. Automatic indexation come vuole l’UE,ma non è altro che la “vecchia” scala mobile. Un sistema di rivalutazione automatica delle retribuzioni dei lavoratori. La scala mobile venne introdotta in Italia durante la grande crisi del 1945. Un meccanismo di indicizzazione dei salari in funzione degli aumenti dei prezzi di merci. Dopo la crisi di inflazione e prezzi di fine anni Ottanta, la “scala mobile” venne definitivamente soppressa il 3 luglio 1992 a firma Governo Amato. Con la cessazione della scala mobile, viene pagata solo l’indennità di contingenza maturata fino ad allora: in molti contratti collettivi. Dagli anni 2000 però l’indennità di contingenza è confluita in un’unica voce retributiva, insieme al salario base previsto dai contratti nazionali per ogni livello di inquadramento. In tanti non vedono di buon occhio l’obiettivo UE, a partire da Brunetta, il quale afferma: “Chi vuole tornare alla scala mobile dice una stupidaggine, i lavoratori si tutelano con i contratti, con il welfare, con una buona Pa, con investimenti in capitale umano”
Per chi l’avesse dimenticato, Brunetta, è stato uno dei fautori, all’epoca del Governo Amato dell’abolizione della scala mobile. Continua Brunetta: “anche il salario minimo legale sarebbe un errore è contro la nostra storia di relazioni industriali e sindacali, poi dobbiamo pensare a tutelare meglio i più deboli”. I più deboli, quelli che fanno la fame, quelli appena poveri, quelli che Brunetta non ha mai incontrato. La povertà assoluta si misura proprio sui consumi, sulla capacità della famiglia di sostenere le spese essenziali per vivere, dal cibo all’affitto, dalle cure al riscaldamento. Una politica cieca, sconcertante e approssimativa, la quale disconosce il lavoro in nero, e cooperative “da strozzo” i contratti da quattro soldi, i turni spezzati, le categorie sottopagate, i vigilante a 5 euro l’ora, stage da 10 mesi a 3 euro, i camionisti 15 ore al giorno per 7 euro, lo sfruttamento dei braccianti, alle langhe alla Puglia. Per non parlare della ristorazione “super stellata” dove lo stage è di 200 euro a morire. La lista è lunga. Tutta colpa del reddito di cittadinanza? Nel silenzio più assoluto delle piazze, che ci auguriamo di riempire a settembre, c’è chi corre: la Germania ha approvato il nuovo salario minimo orario in due fasi: primo scatto da 9,82 a 10,45 entro luglio e un secondo scatto da 10,45 a 12 euro a ottobre.