A breve i responsabili territoriali SGB Scuola Sicilia e le RSU, incontreranno il Direttore Generale dell’ufficio scolastico regionale. In quel tavolo, SGB esporrà le criticità rilevate nei vari istituti della Sicilia. “Non è possibile garantire l’erogazione del servizio d’istruzione senza risorse e con una gestione della sicurezza priva di strumenti effettivi” – ribadisce Giovanni Oliva – SGB Scuola di Trapani. Ed ancora: “Noi saremo al fianco degli istituti e di tutto il personale della scuola che segnalano difficoltà quotidiane e rilevanti, allo scopo di continuare a chiedere una soluzione all’attuale condizione” – afferma Salvo Camarda SGB Scuola di Enna – Siamo ormai al terzo anno in cui si ripresentano “criticità irrisolte nel settore della pubblica istruzione, aggravate dalla pesantezza degli effetti della pandemia cui non si è posto rimedio con interventi strutturali necessari su organici, tempo scuola e sicurezza – ribadisce Francesco Napoli SGB Scuola di Castelvetrano – Il ministero dell’Istruzione ha imposto un calendario di adempimenti con scadenze rigide per ogni fase della costituzione dell’organico con cui avviare l’anno scolastico: mobilità, assegnazione, reclutamento e incarichi annuali. In Sicilia, non tutti i posti vacanti e disponibili saranno effettivamente coperti con docenti aventi contratto a tempo indeterminato. Nonostante siano stati autorizzati circa 568 posti per il ruolo per i vari profili Ata, avremo ancora scuole prive di direttori amministrativi e collaboratori scolastici, senza dimenticare che l’organico del personale Ata subisce da anni riduzioni a fronte di un aumento delle complessità – afferma Giuseppe Calabrò RSU SGB di Caltanissetta. Per quanto riguarda “la gestione della sicurezza in funzione anti Covid, la gestione della vigilanza, la suddivisione degli ingressi per evitare assembramenti, elementi necessari che avrebbero dovuto essere garantiti per consentire la realizzazione effettiva della mitigazione del rischio, come emerge dalle indicazioni dell’Istituto superiore di sanità, non saranno garantiti per effetto della sottrazione del cosiddetto organico Covid – ribadisce Mario Catalano “organico covid”. Venendo meno questo organico aggiuntivo, mai consolidato nonostante le nostre richieste, che ha consentito lo sdoppiamento delle classi più affollate con il ricorso a più docenti rispetto alle necessità dell’organico di diritto, e la gestione di più ingressi contemporaneamente e di più ambienti con il ricorso a un numero maggiore di collaboratori scolastici, molti dei cosiddetti elementi di lenimento del rischio da Covid sono radicalmente messi in discussione. Questi sono alcuni degli elementi di criticità riscontrati, toccati con mano, che porteremo al tavolo del MIUR Siciliano, conclude Aldo Mucci.
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