“Partiamo da un fatto oggettivo. I problemi che attanagliano il nostro paese sono tanti. La disoccupazione, il gas, l’energia elettrica, la guerra, gli stipendi, ecc. Non possiamo dimenticare l’impegno del Governo, – dichiara Aldo Mucci del direttivo nazionale SGB Scuola – dotato di eminenti tecnici e professoroni di economia ovvero esperti e funzionari scelti al di fuori della politica attiva, i quali hanno ascoltato le grida disperate di tanti esercenti,di decine di piccole aziende e tanti altri. Grandi ascolti, affollati dibattiti e poca sostanza (soldi). In questo grande palco, improvvisamente appare “Dida” la moglie di “Gengè” (Uno, nessuno e centomila” la quale rivolta al ministro dell’istruzione Prof. Patrizio Bianchi fa un’osservazione in sé innocua,ma che fa sprofondare in una profonda crisi il tecnico. La donna infatti gli fa scoprire un piccolo difetto di cui egli non aveva coscienza: le condizioni lavorative dei docenti,degli ATA,dei fantasmi “contingente” Covid,i precari ecc. E’ poco pratico urlano dal loggione. Non ha una visione politica forte sulla scuola! Quando poi la decisione sugli investimenti sull’istruzione arriva sulla scrivania del Ministero dell’Economia la scuola diventa solo numeri e costi. Quando si fa riferimento alla necessità di intervenire con decreti attuativi ci si dimentica che chi fa le scelte sono i funzionari ministeriali che interpretano spesso discrezionalmente leggi fatte con i “piedi”. Di fronte a Ministri deboli, ( ne abbiamo avuti tanti) gli esperti del ministero fanno le leggi e le applicano. “Ogni ficateddu ri musca è sustanza” (Ogni fegato di mosca è sostanza) direbbero i palermitani. Ma qui di sostanza c’è ne poca. Dopo un anno scolastico da incubo, segnato dall’emergenza Covid 19 e dai disagi della Didattica a Distanza, abbiamo affrontato un’estate che resterà nella storia della Scuola per l’accanimento nei confronti del personale precario (inneggiato da tutti ) “Sarba a pezza pi quannu veni u purtusu”. (Conserva la pezza per quando avrai un buco da tappare). e per una gestione dell’emergenza che finiranno per dare il colpo di grazia alla scuola e al diritto all’istruzione per tutte e tutti. Questa è una brevissima sintesi di ciò che è oggi la scuola. Sentire e leggere le dichiarazioni di “tal dei tali” candidato-a alle nazionali e-o regionali,circa la promessa di “riqualificazione delle scuole” con miliardi di euro gettati lungo la strada della loro campagna elettorale e nel cuore e speranze di tanti genitori. Alcuni slogan recentissimi: “sbloccati 4 milioni di euro” Ed ancora: “compreremo arredi scolastici anti-covid” Ed ancora : “avemu i picciuli garantiti da fondi europei”. Persone apparse dal nulla, le quali pretendono di sapere tutto e di poter quindi parlare o scrivere anche di scuola. Un mondo che non hanno mai vissuto e per il quale non hanno mai fatto cenno di interesse. Basta sfogliare la recente “storia” della nostra scuola”, – conclude Aldo Mucci del Direttivo nazionale SGB Scuola
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