Questa organizzazione sindacale ha più volte contestato “l’impalcatura” organizzativa del concerto del Volo che prevedeva per le due serate – 31 agosto e 1 settembre la sola presenza di “vip” su inviti e direttive del Presidente Schifani – Inizialmente, si era pensato di riservare il doppio evento – non è un concerto-spettacolo, ma una sorta di prova generale per Agrigento capitale italiana della cultura 2025 – a un pubblico a inviti. In una dura nota, la nostra segreteria regionale SGS ha chiesto all’assessorato competente di conoscere i nominativi dei “Vip”. SGS ha inoltre chiesto direttamente ai responsabili dell’evento, compresi i management e gli addetti all’ufficio stampa COIGEST del Volo, lumi circa la partecipazione degli agrigentini– biglietti alla mano – all’evento, con l’intenzione di rivolgersi all’ANAC anticorruzione, trattandosi di denaro pubblico. Alla nostra denuncia sono seguiti numerosi appelli degli agrigentini al Prefetto Filippo Romano chiedendogli di dissociarsi e di declinare l’invito a partecipare, dando così voce ai cittadini più deboli, inascoltati da parte di una classe politica becera e litigiosa, tesa esclusivamente al proprio interesse aggiungo: – che serenamente e puntualmente votano – invero, non avremmo compreso l’eventuale declino del rappresentante del governo – Il pasticciaccio di chi ha seguito l’organizzazione partecipativa del pubblico si è conclusa con una saggia affermazione del Prefetto Romano il quale ha dichiarato di essere favorevole a un libero accesso che, per questioni di ordine e sicurezza pubblica, deve però essere ordinato e organizzato. Dalla Regione dopo avere tirato i remi in barca, fanno sapere dei pochissimi inviti alle autorità e biglietti per gli agrigentini. Una bagarre infinita che per un attimo ha fatto perdere di vista l’importanza, l’obiettivo della manifestazione che è quello di promuovere progetti e attività di valorizzazione del patrimonio culturale italiano, sia materiale che immateriale, attraverso una forma di confronto e di competizione tra le diverse realtà territoriali, incentivando così la crescita del turismo e dei relativi investimenti. La martoriata terra agrigentina come molti la definiscono – fermandosi solo a questa analisi, senza agire più di tanto – assillata da tantissime criticità acqua compresa, ha l’occasione di voltare pagina, ma anche di rimboccarsi le maniche pretendendo da chi amministra il massimo impegno. Non ha nessun senso continuare a piangersi addosso, bisogna cercare il confronto anche serrato con chi governa la città ed anche la Regione. Al Sindaco Franco Miccichè, il quale giustamente scalpita per questo grande evento, chiediamo di istituire un “Ufficio stampa AGCAP2025” in modo da informare attraverso i media i cittadini, di tutto ciò che si sta organizzando. Ai cittadini diciamo scrivete al Sindaco, proponete pensieri,progetti ecc. fatevi sentire, Agrigento Capitale della Cultura Italiana è anche e soprattutto vostra conclude Mucci.
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