F.B. Dirigente scolastica dell’Istituto B situato alla periferia di M, quartiere dove tutto rientra nella normalità delle cose, lavoro minorile, piccoli furtarelli, piccolo spaccio, dove la dispersione scolastica si “taglia con il coltello” dove parlare di scuola alle famiglie è come parlare del diavolo e dell’acqua santa. F.B. in quel quartiere ha lavorato intensamente, insieme ai suoi docenti, per sfondare il muro dell’indifferenza. F.B. ha sperimentato un sistema un po\’ “folle” denominato “a caccia di studenti” che con il tempo ha dato i suoi frutti. F.B dopo avere appreso dall’Ufficio anagrafe del Comune che in quella famiglia c’erano figli in età scolare, si recava presso le loro abitazioni per convincere i genitori a mandare a scuola i loro figli. Le difficoltà economiche delle famiglie visitate dalla Dirigente costringeva i loro figli, anche minorenni a cercarsi il lavoro, pregiudicando il loro futuro. Attorno a quel tavolo familiare, F.B. spiega ai genitori che frequentare la scuola è un diritto e quando viene offerto, questo va esercitato. Durante il tragitto per riportarla in Istituto, F.B spiega che il Sud ha un picco di abbandono scolastico pari al 16% E’ un dato impressionante continua a dire. La improvvisa telefonata della sua DSGA la fa cambiare di umore. Il pdf postato su WhatsApp è molto lungo, ma F.B. lo legge ugualmente e tutto d’un fiato: “Visto lo statuto della Regione Siciliana, Visto il DPR 14.5.1952, VISTA la legge regionale 14-21.23,Visti gli articoli 417 52, Vista la norma 45 del dfr,421,vista la legge del 4.5.1921,vista la normativa 47 de 5 5 21, visti i regolamenti della Regione Sicilia prot.424,visti gli art.456 e 789, visti le norme regolamentari de 5.32, visti gli articoli 78 e successivi, visti gli atti del 54.23.52,Visto il regolamento della Regione Sicilia, Visti gli articoli 76 e 87 della Regione ; Visto l’articolo 14 della legge 23 .1.1988, n. 400; Vista la direttiva 2016. 55/UE, Visti gli atti del Parlamento europeo Vista la legge 7 ottobre 2018, n. 124, Vista la legge 24 dicembre 2012, VISTO lo statuto della Regione Siciliana, visto il DPR 14.5.1952, Vista la legge regionale 14-21.23,visti gli articoli 417 52, Vista la norma 45 del dfr,421,Vista la legge del 4.5.1921,Vista la normativa 47 de 5 5 21, visti i regolamenti della Regione Sicilia prot.424,Visti gli art.456 e 789; ACQUISITI i pareri delle competenti Commissioni; VISTA la deliberazione del Consiglio dei ministri, adottata nella riunione del 27 ottobre 2011. Considerati i Visti accertati ed i pareri, la sua scuola sarà “accorpata” con l’Istituto “G” che dista circa 18 km. Il tutto “accompagnato” da proclami del tipo: “Il dimensionamento scolastico nell’anno scolastico 2024-2025 non avrà conseguenze sugli alunni delle zone montane più remote, nei distretti più colpiti dal rischio illegalità e dalla dispersione scolastica, in cui le scuole e i loro presidi fungono a presidio di legalità”. Il diritto all’ignoranza è assicurato afferma ironicamente F.B. Ricordando una frase del Grande Totò “lettera all’ignorante cafone” dal Film Miseria e Nobiltà : “Dunque Lei è ignorante? Bravo, bravo. Viva l’ignoranza! Tutti così dovrebbero essere e se ha dei figliuoli, non li mandi a scuola, per carità. Li faccia sguazzare nell’ignoranza.
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