“Le feste patronali garantiscono ai lavoratori che operano nella città in cui si celebra il patrono il diritto a un giorno festivo retribuito, come avviene per le festività nazionali. Per quanto riguarda il settore scolastico, il CCNL Scuola prevede quattro giornate festive, tra cui la ricorrenza del patrono della località dove il personale presta servizio. Questa festività viene considerata un giorno di riposo se cade in un giorno lavorativo, con la retribuzione di una normale giornata lavorativa. La legge 937/1977 garantisce il rispetto di queste festività per il personale scolastico. Esempio: un dipendente che vive in una città diversa da quella della sede dell’istituto non percepirà la festività del patrono del suo luogo di residenza, ma solo quella della sede di lavoro. Quando il giorno del patrono coincide con un sabato o una domenica, la festività diventa “non goduta” e viene comunque conteggiata in busta paga. Chi lavora nel giorno della festa riceve una retribuzione maggiorata per lavoro festivo. Le feste patronali sono le manifestazioni più antiche e radicate della cultura italiana. Si tratta di celebrazioni religiose dedicate ai santi protettori delle varie città e dei vari paesi, e che diventano, spesso, occasione di aggregazione sociale” – conclude Aldo Mucci
Notizie correlate
-
FederModa di Confcommercio Agrigento: Venerdì 29 novembre torna il Black Friday dedicato allo shopping a prezzi scontati
Condividi Visualizzazioni 82 Il Black Friday attira l’interesse dei consumatori a caccia dell’affare, tuttavia, pur attraendo... -
L’I.I.S. “E. Fermi” di Aragona celebra la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne
Condividi Visualizzazioni 81 Gli studenti dell’I.I.S. “E. Fermi” di Aragona, delle sedi di Favara e di... -
Atleti della GS Valle dei Templi in grande evidenza alla 40esima della maratona di Firenze
Condividi Visualizzazioni 98 La 40 esima edizione della Estra Firenze Marathon 2024 svoltasi domenica 24 novembre ha visto...