Su richiesta degli avvocati difensori della famiglia di Aldo Naro, è stata eseguita una seconda autopsia disposta dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale che ha nominato i periti. Oltre l’autopsia è stata eseguita anche una tac tridimensionale da cui è emerso che più colpi alla testa, e non uno soltanto, hanno provocato la morte del giovane medico di San Cataldo morto la notte del 14 febbraio 2015 nella discoteca “Goa” di Palermo. I periti scrivono: “Un solo colpo non avrebbe potuto generare una tale emorragia cerebrale e le lesioni ossee”. La perizia ribalta dunque l’esito dell’autopsia eseguita poche ore dopo l’omicidio da Paolo Procaccianti nel Policlinico di Palermo.
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