Molto spesso si leggono denunce sul Servizio Sanitario abbandonato dal Governo e di conseguenza delle tante inefficienze.
Poi c’è l’ingerenza della politica che in modo famelico cerca di accrescere il proprio consenso attraverso il clientelismo. Ancora, tangenti, malaffare e la collusione con ambienti criminali drenano risorse importanti per acquistare ” qualità”.
Dietro questo quadro passa in secondo piano il sacrificio di tante migliaia di lavoratori a tutti i livelli. Operatori con buste paga che a volte non arrivano neanche ai mille euro e precari; Dirigenti Medici che entrano in un ospedale alle ore otto per uscire mediamente dopo le ore venti, a volte, spesso, le urgenze li trattengono anche oltre. Orari impossibili, retribuzioni lontane in confronto con quelle del privato, non riescono ad avere un equipe al completo e motivato. Mi chiedo: ma noi vogliamo bravi Medici motivati sereni soddisfatti oppure persone votate al martirio? Sino ad oggi sono stato informato di tutte queste situazioni per il lavoro che faccio da sindacalista; raccogliendo le lamentele, lo sfogo, la collera degli operatori sanitari. Oggi la visione è diversa. Queste mie riflessioni nascono da una esperienza diretta, portato con il 118 in Ospedale a seguito di una brutta frattura alla testa del femore rimasto immobile a terra sino al suo arrivo (sono passati solo pochi minuti) ho potuto capire quanto il cittadino comune non può fare a meno di una sanità pubblica. Al pronto soccorso (definito più volte da me un inferno) sono rimasto pochi minuti. Il ricovero in Ortopedia e con grande sorpresa, per quanto letto sulla stampa, negli ultimi mesi su questo reparto conosco la Sanità che il cittadino vorrebbe. Umanità, pazienza, comprensione, efficienza, professionalità.
Dopo le dimissioni di alcuni Medici Ortopedici dal San Giovanni di Dio e trasferimento in altra sede ci sono state polemiche e preoccupazioni riguardo alla continuità delle cure e di qualità. A distanza di qualche mese tuttavia, con la presenza del responsabile del reparto dottor Giuseppe Tulumello e di altri professionisti qualificati, si punta a garantire standard elevati di assistenza.
Questo segnale positivo indica una continuità delle cure e del trattamento contribuendo a rassicurare i pazienti sulla qualità dell’assistenza fornita con trattamenti di alta qualità. Diversi amici del “mestiere” venendo a farmi visita mi hanno detto ” stai tranquillo sei in ottime mani il Dottor Tulumello è bravo”. Si! avevano ragione e confermo le doti di un bravo e serio Medico.
Adesso la sfida principale è garantire ai professionisti e a tutto il personale del comparto retribuzioni adeguate e un numero sufficiente di risorse umane. Solo così potranno lavorare con serenità, assicurando un’assistenza di qualità e migliorando l’efficacia del servizio. Investire nel benessere del personale è fondamentale per il successo a lungo termine dell’ospedale. Purtroppo il segnale che arriva dal Governo nazionale è di segno opposto niente risorse per gli aumenti contrattuali scaduti nel 2021 ne’ si consente una programmazione di assunzioni straordinaria per non parlare dell’indispensabile rivisitazione del numero chiuso per l’accesso all’università e conseguente allargamento delle borse di specializzazioni. Ora che sono fuori dal reparto di Ortopedia del San Giovanni di Dio sento il dovere di ringraziare un lavoratore un serio professionista che ama la professione di Dirigente Medico Chirurgo per il servizio che rende alla cittadinanza agrigentina e non solo. Ringrazio il Dottor Giuseppe Tulumello per ringraziare tutta la sua equipe e tutte/i gli operatori del Servizio Sanitario Nazionale che svolgono con onestà e senso del servizio pubblico il proprio lavoro.
Alfonso Buscemi usufruitore del SSN Ospedale San Giovanni di Dio.