Entra nel vivo il Progetto Open Knowledge, al quale ha aderito la Camera di commercio di Agrigento. L’iniziativa, verrà realizzata da Unioncamere, dalle agenzie del sistema camerale (Centro studi Tagliacarne e Sicamera) e da 22 Camere di commercio di Calabria, Campania, Puglia, Basilicata e Sicilia.
Il primo momento per coinvolgere il territorio agrigentino sarà il Roadshow per presentare e promuovere l’utilizzo del Portale “Open Data Aziende Confiscate”, ed in particolare la sua funzione di supporto informativo delle strategie e delle azioni volte alla gestione e valorizzazione delle aziende confiscate.
L’evento, che si terrà in collegamento dalla sede della Camera di commercio mercoledì 15 dicembre a partire dalle ore 10:00 vuole essere non solo un momento di divulgazione, partecipazione e coinvolgimento sull’utilizzo dei dati contenuti nel Portale ma anche un’occasione per stimolare un confronto sistematico tra i vari attori pubblici e privati presenti sul territorio per l’individuazione di percorsi innovativi volti alla valorizzazione delle aziende confiscate
L’obiettivo di “OK OPEN KNOWLEDGE è quello di creare valore sociale, economico e civico per il territorio attraverso la conoscenza e l’utilizzo degli open data sulle aziende confiscate,.
Il progetto, ammesso a finanziamento nel quadro del PON Legalità 2014-2020, si inserisce nel percorso di miglioramento delle competenze della Pubblica Amministrazione nel contrasto alla criminalità organizzata, mediante l’uso delle tecnologie digitali e l’informazione open da esse veicolate. Informazione necessaria per la formulazione di schemi interpretativi sui fenomeni illegali e schemi predittivi sui fattori che consentono un efficace reinserimento e valorizzazione delle aziende confiscate nell’economia legale.
“Il collegamento tra le banche dati dell’Agenzia Nazionale dei Beni Sequestrati e Confiscati ed il Registro delle imprese delle Camere di commercio – sottolinea il commissario straordinario della CCIAA di Agrigento Giuseppe Termine – consente di avere un quadro puntuale delle imprese sottratte alla criminalità e delle loro caratteristiche. Inoltre – aggiunge – l’utilizzo delle tecnologie, la condivisione delle informazioni e la collaborazione tra istituzioni e società civile possono contribuire a restituire alla società e al mercato queste attività riportandole nell’alveo della legalità. Così facendo si ottiene una duplice ricaduta sul territorio sia economica che sociale producendo una vera e propria spinta per le energie sane del territorio”,
“Il progetto OK – Open Knowledge – afferma il segretario generale della CCIAA di Agrigento Gianfranco Latino – risponde all’esigenza di una maggiore e più capillare conoscenza delle informazioni e dei dati disponibili per leggere il livello di infiltrazione mafiosa nell’economia. Dati che, grazie all’interconnessione tra le banche dati dell’Agenzia Nazionale dei Beni Sequestrati e Confiscati e quelli delle Camere di commercio consentono di aprire una visuale anche sulle caratteristiche delle aziende, facilitando l’azione di recupero e valorizzazione di realtà economiche sottratte alla criminalità e la loro piena reimmissione sul mercato legale”.