È stata eseguita l’ispezione del nido di tartaruga marina di San Leone ad Agrigento dal personale del WWF, autorizzato dal Ministero dell’Ambiente con il Progetto Tartarughe associato al Life EuroTurtles.
Di concerto con la Ripartizione Faunistica provinciale e la Guardia Costiera di Porto Empedocle, alle quali è stata data apposita comunicazione, il volontario Gino Galia, che quest’anno appare come un grillo che salta da un nido all’altro dell’agrigentino, ha ispezionato la camera d’incubazione dove le uova erano state custodite per un paio di mesi contandone ben 100.
Di queste, 91 sono andate a buon fine, per cui altrettante tartarughine hanno preso il largo in questa settimana arricchendo il nostro mare di queste preziose vite.
La natura non finisce mai di stupire, perché due tartarughine sono state strappate alla morte da questa operazione, intrappolate sotto la sabbia, per essere subito liberate in mare sotto l’occhio emozionato di tanti bagnanti, adulti e bambini, che hanno potuto godere di questo tenero momento.
Il nido ispezionato non era stato precedentemente censito e la sua scoperta si deve alla segnalazione di Roberto Recupero, che ne ha salvate dalla strada almeno 7, perché le tartarughine appena nate erano state attratte dalle luci artificiali.
Una volta ricevuta la notizia il socio Agostino Cantanavera ha attivato la rete di volontari del WWF Sicilia Area Mediterranea.
Rinnoviamo l’avvertenza che toccare e trasportare tartarughe, manipolare nidiacei, eseguire ispezioni ed attività legate alla ricerca scientifica senza essere autorizzati su questa specie, è assolutamente vietato dalla normativa italiana ed internazionale, per cui invitiamo tutti ad evitare atti scorretti legati a morbose curiosità o volontà di protagonismo.