Non ce ne voglia il direttore generale dell’Asp di Siracusa Lucio Salvador Ficarra ma ancora una volta (e non è colpa nostra) si rende protagonista di una vicenda che è pronta a sconvolgere l’intero comparto della Sanità in Sicilia (ma non è una cosa brutta…). A patto che la politica, però, faccia il proprio dovere e lavoro nel rispetto delle regole, delle vicissitudini e degli eventi accaduti nel corso di questi anni.
Non si può non sottolineare come la politica, purtroppo, entra a gamba tesa anche nel comparto sanitario e pertanto si rimane quantomeno perplessi su quello che sarà la valutazione e l’operato nel corso dei prossimi provvedimenti che verranno adottati dalla sesta commissione Sanità.
Una commissione che dovrà valutare entro il 30 giugno prossimo il lavoro svolto dei direttori generali e dei commissari straordinari delle Asp siciliane in base al proprio operato nel corso della loro attività svolta.
Un bel cruccio e una brutta gatta da pelare se si considera che nella nomina dei manager buona parte di “intercessioni” (eufemismo) sono arrivate proprio dai politici che compongono la sesta commissione Sanità.
Una controversia, questa, scaturita a seguito della rimozione del direttore amministrativo dell’Asp di Siracusa Salvatore Iacolino, operata da parte del Salvador Lucio Ficarra, attuale direttore generale dell’Asp aretusea, che ha scatenato ancora una volta una levata di scudi contro lo stesso Ficarra e che ha fatto scattare una serie di interrogazioni parlamentari che oggi hanno portato a questo provvedimento.
Bene o male, purchè se ne parli. Machiavelli e Ficarra oggi avrebbero vissuto insieme in perfetta sintonia.
Entro il 30 giugno dovrà essere verificato l’operato dei direttori generali e dei commissari delle aziende sanitarie ospedaliere siciliane. Nella stessa risoluzione, la Commissione, che recentemente ha disposto la decadenza dei direttori generali delle aziende sanitarie di Trapani e Messina, sollecita il governo a nominare i nuovi direttori generali della Sanità e pertanto l’assessore alla Salute ad interim, Nello Musumeci, dovrà valutare ogni ulteriore provvedimento per la conferma o la decadenza delle direzioni generali delle aziende sanitarie.
Si potrebbe chiamare l’effetto Iacolino, ma in realtà il provvedimento è scaturito dal siluramento dell’ex direttore amministrativo agrigentino da parte del Ficarra.
Dunque, nel bene o nel male, come spesso scriviamo, il Ficarra di Mazzarino riesce a far parlare di se, anche grazie a provvedimenti da lui intrapresi che adesso dovranno essere vagliati dalla apposita commissione.
Sicuramente l’Asp di Siracusa durante il periodo pandemico del Covid 19 ha brillato di poca luce se si considera che proprio in quella terra è morto in circostanze ancora da chiarire da parte della magistratura il direttore del Parco Archeologico aretuseo, Calogero Rizzuto. L’inchiesta è stata avviata e adesso dovranno essere accertate eventuali responsabilità da parte del comparto sanitario. Questo, certamente, non è un bel biglietto da visita, fermo restando che allo stato nessuno è colpevole e nessuno ha commesso reati. Ma Rizzuto è morto…
L’unico problema che rimane, a nostro modo di vedere, è comprendere alla perfezione come si comporterà la sesta commissione Sanità.
Della serie… chi controlla i controllori?