Si chiama Andrea Donzella, 31 anni di Agrigento. Tenore di inestimabile fattura, sin da piccolo ha scoperto questa particolare attitudine. Ha studiato e continua a studiare canto lirico, ha partecipato a concorsi nazionali ed internazionali ricevendo enormi consensi. Lo abbiamo avvicinato con la certezza che presto si parlerà di lui.
Andrea, cos’è per te la musica?
“Per me la musica è l’unica forma d’arte che soddisfa tutti i nostri cinque sensi, è ristoro per la nostra anima, l’unica medicina senza controindicazioni”.
Quando nasce questa passione?
“Sembrerà banale tale risposta ma la passione per la musica prima, per il canto poi nasce proprio con la mia di nascita. Sin da piccolino infatti, mi trovavo in ogni dove a picchiettare sempre mani sul tavolo e piedi per terra, cantando sopra motivetti musicali che ascoltavo è riproducevo all’instante. Durante l’infanzia, i miei genitori pensarono bene di farmi studiare in privato con un insegnante di pianoforte e fu lì che scoprì di possedere il dono dell’orecchio assoluto. Preferivo spesso e volentieri con grande piacere ascoltare musica classica ed Opera lirica, perché le voci dei cantanti d’opera di quegli anni mi facevano stare bene. Questa passione però con il passare degli anni si affievolì, finché una notte così improvvisamente sognai di essere sul palco, in una sala da concerto gremita di gente ad esibirmi ed essere acclamato e applaudito. Fu da allora che iniziai a credere più in me eh tornò la voglia di ricoltivare tale passione, prendendo lezioni di canto lirico, cercando di migliorarmi e superarmi ogni giorno”.
Il tuo miglior difetto?
“Essere estremamente perfezionista”
Dove ti vedresti fra 10 anni?
“In giro per il mondo, fra teatri e sale da concerto a portare sempre in alto la bandiera del Belcanto italiano, elemento che ci ha contraddistinti eh Resi unici da sempre”.
Con quale artista del passato passeresti un giorno insieme?
“Sicuramente con il mio tenore preferito che fu, Lauri Volpi, artista a tutto tondo con una voce fuori dal normale, di animo umile e gentile. Passerei un giorno con lui perché credo di avere in comune il fatto di dover lottare molto più di quanto si possa pensare per raggiungere gli obiettivi da me prefissati”.
Hai detto di preferire nonché studiare canto lirico, ma se dovessi duettare con un artista attuale di musica leggera, con chi duetteresti?
“Sicuramente con Zucchero”.
Cosa cambieresti del mondo della musica oggi?
“Eliminerei quasi totalmente l’uso dell’autotune dal vivo”.
Progetti per il futuro?
“Non posso svelare tantissimo, ma almeno uno dei tanti posso dirlo, uscirà il mio primo album, composto da brani che mi rappresentano e tre miei inediti”.