Anna Alba uccide Caino

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Non possiamo non iniziare questo “Filo” senza fare i complimenti alla sindaca di Favara Anna Alba, la quale, appena qualche ora fa, ha superato il primo grandissimo scoglio del suo seppur breve percorso politico.

Anna è stata strepitosa, una meraviglia. Ha vinto una battaglia che solitamente viene combattuta contro i nemici, che nel caso specifico si chiama opposizione. Ed invece no; Anna è stata maestosa nell’abbattere inesorabilmente il fuoco amico, che nel caso specifico si chiama maggioranza.

Incredibile ma vero. Ieri, fino a tarda notte, Anna ha dovuto fare i conti principalmente con i “suoi fratelli”, gli stessi che la innalzavano al cielo nel giorno della sua vittoria a primo cittadino di Favara.

Figli di un solo padre, Anna e i fratelli, con il passar del tempo, si sono ritrovati sempre più distanti; il sindaco, piano piano, ha avvertito che il cordone ombelicale cominciava a lacerarsi. Dapprima le chiacchiere, poi i fatti. I fatti che, da piccole realtà, sono diventati drammatiche verità. Verità che hanno schiacciato ogni ombra quando i “suoi fratelli” hanno chiesto la sua testa.

Ma Anna non è Abele; in memoria del primo assassinio avvenuto sulla terra qualche migliaio di anni addietro, ha preso le contromisure. Si è ribellata e non ha accettato il fratricidio che voleva consumarsi in una sola notte. Spalle larghe e via al contraccolpo finale; micidiale, istantaneo, fulminante. Anna schiaccia la testa ai suoi fratelli e li opprime in modo inesorabile. A salvare la prima cittadina è stata…l’opposizione, incredibile ma vero!

Nel frattempo, per cerare di nazionalizzare un fatto locale, un altro Giarrusso (Dino), dopo il Mario di Porto Empedocle, ha fatto parlare di se. Con una entrata a gamba tesa (che invece è stata da umile principiante) ha cercato di salvare il salvabile per tenere alta la testa di Anna.

Un vero e proprio autogol. La tragedia l’ha subita il principiante Giarrusso (Dino) al quale, tra l’altro, chiediamo scusa in anteprima se il nostro scrivere sarà di pessimo livello e non sarà, al contrario, frutto adorabile per il suo palato. L’importante e capirsi; l’importante e comprendere il significato anche se manca qualche accento; l’importante e… caro eurodeputato.

Accusa e offende un dissidente dei 5stelle, Joseph Zambito (al quale va tutta la nostra solidarietà) e fa finta di non accorgersi che sono i discepoli grillini locali che vogliono azzannare Anna Alba. Troppa vergogna per ammetterlo.

Tutto fa brodo, anche giustificare un misero attacco contro tutto e contro tutti. Più che una iena è sembrato un gattino imbranato, privo di orientamento. Il più classico dei classici comportamenti giallostellati che invece di guardare avanti (lo dicono ma non lo fanno mai) puntano il dito contro le amministrazioni precedenti.

Minaccia querele, minaccia denunce; minaccia. Ovvio che non possiede ottimo spessore politico.  Ha anche qualche dimenticanza: non ricorda, infatti, di far parte di quel numerosissimo gruppo di miracolati eletti che, approfittando del malessere e dei mal di pancia degli italiani, ha raccattato voti a destra e a manca prendendo al volo il “Frecciarossa”, che, però, adesso sembra essere di più un treno a vapore. Luciano Cadeddu ne sa qualcosa…

Tornando ad Anna. L’augurio nostro è che d’ora in avanti, dopo il fallito sgambetto, possa amministrare una città difficile come Favara, con tutte le sua problematiche che necessitano interventi urgenti.

Ma oggi, Anna ha una consapevolezza in più: quando entra in Consiglio comunale non dovrà essere lei a vergognarsi di guardare negli occhi i suoi…fratelli.

 

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