Il giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Agrigento, Giuseppe Miceli, condividendo quanto proposto dal pubblico ministero, Elenia Manno, ha archiviato l’inchiesta per contrabbando doganale a carico di Stefano Paolo Tria, 43 anni, comandante della Aurora Sar, nave della ong Sea Watch, e Cristian Mino Totti, 50 anni, amministratore delegato della società “Eos shipping Gug” che ha acquistato l’imbarcazione. Le indagini sono state avviate dopo due sequestri effettuati fra il gennaio e il marzo scorsi dall’Agenzia delle dogane di Lampedusa. Sono state ipotizzate una serie di operazioni fraudolente finalizzate a eludere il pagamento dei dazi. Il contrabbando sarebbe avvenuto prima e dopo la cessione della nave che, in un primo momento, entrò nel territorio nazionale, ovvero a Lampedusa, battendo bandiera inglese, e dopo bandiera tedesca. Il cambio di nazionalità avrebbe configurato un’attività di contrabbando dei dazi. Tale tesi è stata confutata dai legali dei due indagati, gli avvocati Leonardo Marino e Alessandro Gamberini, gli stessi che hanno assistito l’ex comandante Carola Rackete nel 2019, che hanno sostenuto che le procedure di importazione fossero in corso.
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