La Guardia di Finanza di Messina ha arrestato due persone ai domiciliari, e ad un’altra ha imposto la misura interdittiva della capacità di contrarre con la Pubblica Amministrazione. Sono indagate, a vario titolo, di corruzione in appalti promossi dal commissario contro il dissesto idrogeologico per la Regione Siciliana. Ai domiciliari, infatti, è stato ristretto l’attuale consigliere comunale di Messina, Maurizio Croce, già candidato a sindaco alle scorse Amministrative con il centrodestra, ex assessore regionale a Territorio e Ambiente, ed ex commissario contro il dissesto idrogeologico. Le indagini, coordinate dalla Procura di Messina, sono state avviate a seguito di un controllo disposto dal Prefetto di Messina nel cantiere dei lavori di riqualificazione ambientale e risanamento igienico dell’alveo del torrente Cataratti – Bisconte a Messina. E’ emerso un “rapporto privilegiato”, consolidatosi nel tempo, tra il vertice della struttura commissariale contro il dissesto, quindi Croce, e il rappresentante legale dell’impresa esecutrice dei lavori, che, al fine di non rilevare delle difformità nell’esecuzione delle opere, avrebbe erogato a fini corruttivi varie utilità ai funzionari incaricati di sovrintendere all’opera, come l’effettuazione di lavori edili in strutture private, il pagamento di tasse universitarie, finanziamenti elettorali illeciti e anche un orologio Rolex Daytona del valore di oltre 20 mila euro. Come equivalente del profitto di reato sono stati sequestrati oltre 230 mila euro.
Angelo Ruoppolo (Teleacras)