Accordo di massima per la distribuzione nella maggioranza delle sette Commissioni permanenti all’Assemblea Regionale. L’ottava, l’Antimafia, all’opposizione.
Dopo la formazione della giunta regionale, la distribuzione degli assessorati, l’elezione dell’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea, e l’altrettanta distribuzione dei capitani, tenenti e sottotenenti di Sala d’Ercole, adesso è da dividere un’altra torta, l’ultima dell’assetto istituzionale tra i palazzi d’Orleans e dei Normanni. Si tratta delle presidenze delle Commissioni parlamentari, ovvero i laboratori “filtro” dove le proposte di legge sono esaminate e approvate per essere poi trasferite in Aula per l’ok definitivo. Come al tempo delle trattative, protrattesi una cinquantina di giorni, per composizione del governo, vi sarebbe già un accordo di massima per eleggere i presidenti delle 7 Commissioni permanenti. L’ottava, che è la Commissione regionale antimafia, secondo consuetudine consolidata sarà concessa all’Opposizione, e tra gli altri papabili presidenti vi sarebbero anche l’ex Iena, Ismaele La Vardera, eletto nella lista “Sud chiama Nord” di Cateno De Luca, e il deputato del Partito Democratico alla sesta legislatura consecutiva, Antonello Cracolici. Dunque, secondo quanto trapelato, i capigruppo e i vertici del centrodestra hanno disegnato così la mappa: a Fratelli d’Italia due Commissioni. Una è quella più ambita, il Bilancio, “il rubinetto della spesa”, che controlla la programmazione e la spesa regionale, oltre che le società partecipate dalla Regione. L’altra Commissione ipotecata dai “Meloniani” sarebbe a Cultura, Formazione professionale e Lavoro, e i candidati presidente sono Giusi Savarino, appena esclusa dalla giunta regionale, e Giorgio Assenza, l’altro assessore “in pectore” sacrificato dalla scelta dei due assessori “esterni”, Elena Pagana e Francesco Paolo Scarpinato. Per Savarino e Assenza si tratterebbe quindi di una “compensazione”, una ricompensa per il sofferto passo indietro. Poi, altre due Commissioni a Forza Italia. E, in tale caso, la divisione in due sarebbe l’occasione per ricucire lo strappo tra le due fazioni interne, una con Miccichè e l’altra con Schifani, che ha determinato la formazione dei due gruppi parlamentari, Forza Italia 1 e Forza Italia 2. Ordunque: agli azzurri, tra le due, sarebbe stata riservata la Commissione alla Sanità, forse a favore di Gianfranco Miccichè che tanto ha armeggiato per conquistare l’assessorato alla Sanità. Infine le altre tre delle sette Commissioni: una per ciascuno alla Lega, alla Democrazia Cristiana di Totò Cuffaro, e agli Autonomisti di Raffaele Lombardo. Successivamente sarà disponibile anche un’ottava porzione della torta, la Commissione speciale sullo Statuto, progettata nel programma amministrativo di Schifani e che sarà istituita dall’Assemblea Regionale al fine di sostenere e concretizzare le prerogative dell’Autonomia costituzionale della Sicilia.
Angelo Ruoppolo (Teleacras)