Asp Agrigento: diversi sindacati replicano al Cimo

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Diversi sindacati controbattono all’intervento critico della segreteria regionale del Cimo verso la gestione dell’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento. I dettagli.

Una raffica di sigle sindacali interviene a seguito dell’intervento della segreteria regionale del Cimo, il Coordinamento italiano medici ospedalieri, critico verso l’operato dell’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento, e del potentato politico che ne condizionerebbe la gestione, denunciando, tra l’altro, la fuga dei medici a fronte di mancanza di regole e di soluzioni alle incombenze più urgenti.
Cisl Fp, Uil Fpl, Fials, Fassid, Nursind e Nursingup replicano: “Ad onore del vero, l’operato dell’attuale Amministrazione dell’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento, caratterizzata da una rara sensibilità per le relazioni sindacali, ha consentito, già un mese dopo il suo insediamento, la firma di un nuovo regolamento per l’attribuzione dei buoni pasto che sono stati rivalutati da 4 a 7 euro.
Altrettanto celermente l’Amministrazione ha condotto il confronto per la definizione dei fondi contrattuali che ha consentito di bandire gli avvisi per l’attribuzione dei differenziali economici di professionalità che si tradurrà in un aumento irreversibile dei valori stipendiali. Inoltre, la stessa definizione dei fondi contrattuali consentirà di aggiornare l’organigramma degli incarichi di funzione e di coordinamento al fine di incidere meglio nei processi assistenziali, tecnici e amministrativi.
Sono state già conferite le Unità operative semplici per l’area della dirigenza amministrativa, tecnica e professionale, mentre le procedure per il conferimento di quelle sanitarie risultano essere in corso.
E poi: primaria importanza organizzativa e sociale rivestono le già disposte modifiche stralcio della dotazione organica grazie alle quali, entro il 31 dicembre prossimo, saranno stabilizzati 150 lavoratori tra operatorio socio – sanitari e ausiliari specializzati.
Energico impulso è stato impresso al grave problema delle liste di attesa, una situazione che riguarda l’intera sanità pubblica, con notevole recupero dei ritardi risalenti alle passate gestioni.
E’ in corso di espletamento, con le prove già fissate per il 30 ottobre prossimo, il concorso per il reclutamento dei dirigenti delle professioni infermieristiche, bandito diversi anni addietro e tuttavia accantonato.
Esclusivamente per tali ragioni, riteniamo che l’attacco del Cimo sia del tutto fuori le righe poiché da un lato tende a non riconoscere quanto bene compiuto dall’amministrazione Capodieci, e, dall’altro, accusa l’attuale amministrazione di essere responsabile dei guasti prodotti dalle amministrazioni precedenti che non hanno mostrato lo stesso dinamismo dell’attuale amministrazione.
Auspichiamo che il confronto tra sindacati e amministrazione dell’Azienda sanitaria di Agrigento possa essere sempre mantenuto nel normale alveo delle relazioni sindacali senza mai suscitare il legittimo sospetto che taluni, incomprensibili, attacchi possano essere percepiti come diretti da mandanti esterni a servizio di questa o quella parte politica”.

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