Come ormai è noto il dott. Carmelo Zappia è il nuovo Commissario all’Asp di Agrigento. Aspettato da tanti lunghissimi mesi, finalmente si è insediato non dopo, però, aver superato una serie di peripezie politiche delle quali parleremo tra poco.
Carmelo Zappia ha le idee chiare; ha subito fatto una ottima impressione (al di là delle sue credenziali che sono di tutto rispetto) e lo ha dimostrato pienamente con le poche parole che ha rilasciato nelle sue interviste: “Agrigento è una piazza difficile, lo so bene, ma prima di tutto sono qui per mettere al primo posto il paziente, che viene prima di ogni cosa”.
Basta questa frase per capire subito che Zappia, finalmente, arricchisce l’Asp di Agrigento di una persona che un po’ tutti ci aspettavamo.
I cronici problemi della sanità agrigentina sono sotto gli occhi di tutti. Ed ecco un filo di speranza che con Zappia potrà diventare una bella realtà. Annoverare la sanità agrigentina fra quelle che brillano nel territorio siciliano.
Giova ricordare, soprattutto al nuovo commissario Zappia, che Agrigento ha avuto direttori generali che alla fine del loro mandato hanno vantato di avere fatto risparmiare alla sanità milioni e milioni di euro. Spicca fra questi nomi, il chiacchierato Lucio Salvatore Ficarra, il quale, dopo avere espletato il suo mandato agrigentino, si lodava di aver fatto risparmiare un sacco di soldi, lasciando le casse dell’Asp in ottimo stato.
Nulla di peggiore, a nostro modo di vedere, per un direttore di un’Asp che, al contrario, dovrebbe spendere più soldi del dovuto pur di migliorare una sanità locale tipica da terzo mondo. Provate ad immaginare le difficoltà a cui vanno incontro reparti che rendono onore all’ospedale di Agrigento, vedi la Cardiologia e l’Emodinamica, l’Ortopedia, Oculistica e qualche altro.
Certo, si risparmiano soldi e poi ad Agrigento manca un reparto di malattie infettive. E nel 2020, nella Valle dei Templi, si muore ancora di malaria.
La collega Loredana Guida, lo scorso gennaio, ci ha lasciati per una morte tanto crudele quanto incerta (oggi la magistratura sta facendo luce sul triste episodio).
La morte di Loredana suscitò tante polemiche, il momento emozionale fu davvero pesante e tutti, primo l’assessore regionale alla Sanità Ruggero Razza (oggi presente alla “passerella Zappia”) prese l’impegno di una immediata apertura di un reparto così importante.
Finita l’emozione si è tornati come prima, peggio di prima. Non solo, il tutto in piena emergenza Covid 19 che avrebbe dovuto, al contrario, accelerare i tempi di realizzazione di una “via” tranquilla e più sicura.
Per questo, gentile Commissario, la esortiamo a rivedere un po’ di cose che male stanno nel comparto sanitario agrigentino. Zappia fa benissimo a sostenere che parlerà anche con i portantini per comprendere meglio i problemi che assillano la sanità locale (altro che Ficarra che riceveva primari dell’ospedale continuando a leggere il giornale…). Già da queste dichiarazioni Carmelo Zappia suscita profonda fiducia. A lui auguriamo davvero un proficuo lavoro con la speranza di non risparmiare fatica e denaro pur di salvaguardare la vita di un paziente. Non crediamo che Zappia aspiri ad un premio fedeltà per i “direttori risparmiatori”.
Abbiamo rubato la foto dal quotidiano agrigentoggi per mostrare anche noi in bellavista Giusi Savarino, in arte “Diventerà Bellissima”, la quale ha deciso di presenziare alla cerimonia “Zappia” con sorrisi di tipo matrimoniale per un evento che, a dire il vero, ha ostacolato fino alla fine per imprecisati (o forse precisati) motivi politici.
Lei, da Ravanusa, e altri omologhi onorevoli agrigentini (tra l’altro appartenenti alla commissione regionale alla Sanità) hanno ostacolato non poco l’avvento ad Agrigento di Carmelo Zappia, il quale, avrebbe dovuto essere nominato già molti mesi addietro.
Screzi, spunnapedi, impedimenti, lotte intestine e schermaglie contro l’avversario politico avevano frenato l’Asp di Agrigento di dotarsi di una figura importante come quella di Direttore Generale – Commissario.
Da libro cuore il post che la deputata saracena ha scritto sulla sua pagina di facebook.
Potenza dello “sviluppo agricolo”. Qualcuno direbbe: “Ma cosa c’entra con la sanità lo sviluppo agricolo?”
C’entra, c’entra…