A conclusione di un processo che si è protratto 5 anni, il Tribunale di Trapani ha assolto, con la formula “perché il fatto non sussiste”, Paolo Genco, presidente dell’Ente di formazione Anfe. Assolti anche Baldassare Di Giovanni, titolare della società “La Fortezza”, ritenuto socio occulto di Genco, Tiziana Paola Monachella, responsabile dell’Anfe di Castelvetrano, Aloisia Miceli, direttore amministrativo dell’Anfe, e Rosario Di Francesco, direttore della Logistica della delegazione regionale Sicilia Anfe. Secondo la Procura, il presidente Genco avrebbe ottenuto finanziamenti non dovuti, e utilizzato i soldi dell’ente di formazione per fini personali. Genco avrebbe sottratto complessivamente 1 milione e 800 mila euro destinati alla formazione, utilizzandoli per investimenti, per l’acquisito di un’automobile di grossa cilindrata, gioielli e orologi di lusso, polizze assicurative, e titoli. Ottanta dipendenti dell’Anfe si sono costituiti parte civile al processo. Nella cassaforte di casa gli sono stati trovati 30 lingotti e 49 monete d’oro (per oltre un chilo di peso) e 30.000 euro in contanti.
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