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Agrigento e provincia, tra B&b e fitti brevi

Tra Agrigento e provincia i Bed and breakfast non chiudono ma si trasformano in affittacamere o case vacanze: le precisazioni dell’Osservatorio turistico provinciale.

L’Osservatorio turistico provinciale di Agrigento interviene a fronte e a precisazione di alcune recenti notizie stampa sulla chiusura di diversi Bed and breakfast. E spiega: “Il fatto che diverse strutture ricettive comunichino la chiusura, chiedendo la cancellazione dagli archivi delle strutture classificate, non è assolutamente un segnale non positivo. Il mercato ricettivo locale (ma la questione è anche nazionale) attraversa un significativo mutamento che va verso la de-regolamentazione della classifica delle strutture ricettive diffuse sul territorio, definite impropriamente extralberghiere, segnata dalla volontà dello Stato di liberalizzare i fitti brevi che forniscono servizi similari a quelli extralberghieri. Basti pensare che in provincia di Agrigento sono censiti oltre 2200 alloggi come fitti brevi, e rimangono appena circa 750 strutture ricettive classificate, comprese le stesse strutture alberghiere. Molti gestori, imprenditori, ma anche semplici proprietari di immobili, preferiscono abbandonare il titolo di struttura classificata con le stelle per riaprire come fitti brevi perché ciò consente maggiore elasticità gestionale, meno pastoie burocratiche e una qualità misurata dalle recensioni. La chiusura di alcuni Bed and breakfast è solo tecnica, perché alcuni si trasformano in affittacamere o case per vacanze, e ciò comporta una chiusura ed una nuova riapertura. In termini di presenze i dati degli anni 2023 e 2024 nella città di Agrigento e in provincia segnano significativi incrementi, sia nel comparto alberghiero che extralberghiero, che fanno ben sperare per l’anno 2025.”

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