“Depistaggio Borsellino”: quattro poliziotti in pendenza di giudizio

Quattro poliziotti del gruppo investigativo “Falcone e Borsellino” risponderanno di falsa testimonianza nell’ambito dell’inchiesta sul depistaggio delle indagini dopo la strage di via D’Amelio. Lo scorso 15 novembre gli è stato notificato dalla Procura di Caltanissetta l’avviso di conclusione delle indagini. Poi è stata depositata istanza di rinvio a giudizio. E adesso è stata incardinata al prossimo 21 marzo, avvento della primavera, l’udienza innanzi al giudice per le udienze preliminari del Tribunale nisseno, David Salvucci. Sul banco degli imputati siederanno quattro poliziotti, Giuseppe Di Gangi, Vincenzo Maniscaldi, Angelo Tedesco e…

“Sindaci”, l’Anci e il terzo mandato

L’Associazione dei Comuni scrive ai vertici del governo e dell’Assemblea Regionale: “Anche in Sicilia sia applicata la facoltà del terzo mandato per i sindaci dei Comuni fino a 15.000 abitanti”.In Sicilia si combatte sul fronte del terzo mandato per i sindaci dei Comuni fino 15.000 abitanti. Sulle barricate è l’Anci, l’Associazione dei Comuni. Ha scritto una lettera al presidente della Regione, Renato Schifani, dell’Assemblea Regionale, Gaetano Galvagno, della Commissione Affari Istituzionali, Ignazio Abbate, e all’assessore regionale agli Enti locali, Andrea Messina. L’Anci invoca che anche nell’isola sia applicata la facoltà…

Omicidio Villaggio Mosè: “Ho imparato la mossa da militare”

Eseguita l’autopsia sulla salma di Roberto Di Falco, morto venerdì al Villaggio Mosè ad Agrigento. Zambuto: “Ho deviato la pistola. L’ho imparato quando ho fatto il servizio militare”. Determinanti ai fini delle indagini a seguito della sparatoria e della morte venerdì pomeriggio scorso al Villaggio Mosè ad Agrigento di Roberto Di Falco, 38 anni, di Palma di Montechiaro, saranno gli esiti dell’autopsia sul cadavere e della prova dello stub su tutte le persone presenti nel parcheggio innanzi alla concessionaria di automobili di Lillo Zambuto. L’esame autoptico è stato eseguito nella…

Omicidio Villaggio Mosè: “Cu è, iddu?”, poi il pestaggio

L’omicidio Di Falco al Villaggio Mosè ad Agrigento: il giudice Miceli non convalida il fermo ma mantiene in carcere i tre indagati di Palma di Montechiaro. I dettagli. Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Agrigento, Giuseppe Miceli, non ha ritenuto ricorrente il requisito necessario del pericolo di fuga e non ha convalidato il fermo di indiziato di delitto, a firma del pubblico ministero Gaspare Bentivegna, ma ha imposto la misura della custodia cautelare in carcere ad Angelo Di Falco, 39 anni, Calogero Zarbo, 40 anni, e Domenico…

L’omicidio al Villaggio Mosè: “Ha sparato Zambuto”

La sparatoria mortale ad Agrigento al Villaggio Mosè e la difesa di due dei tre indagati innanzi al giudice: “E’ stato Zambuto a sparare”. Innanzi al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Agrigento, Giuseppe Miceli, si sono seduti Angelo Di Falco, 39 anni, Calogero Zarbo, 40 anni, e Domenico Avanzato, 36 anni, i tre indagati di Palma di Montechiaro ristretti in carcere a seguito della colluttazione culminata il pomeriggio di venerdì scorso innanzi alla concessionaria d’automobili di Lillo Zambuto, 60 anni, con lo sparo di un colpo di…

Sparatoria Villaggio Mosè: “aberratio ictus”?

La colluttazione innanzi alla concessionaria Zambuto ad Agrigento avrebbe provocato un “reato aberrante”, un omicidio per errore. I dettagli. I tre indagati di Palma di Montechiaro che sono ristretti nel carcere “Pasquale Di Lorenzo” ad Agrigento a seguito di quanto accaduto nel pomeriggio di venerdì scorso ad Agrigento, al Villaggio Mosè, nel parcheggio antistante l’autoconcessionaria di Lillo Zambuto, “LZ AutoXpassione”, sarebbero passibili di ipotesi di reato alquanto non ricorrenti. Si tratta, tecnicamente, del “reato aberrante”, ovvero il reato commesso per un errore di esecuzione o con modalità diverse, e che…

La sparatoria al Villaggio Mosè: tre fermi di indiziato di delitto, uno è il fratello della vittima

Procura di Agrigento e Squadra Mobile hanno fermato il fratello della vittima della sparatoria al Villaggio Mosè e due loro amici. Gli sviluppi delle indagini. L’ordine di fermo di indiziato di delitto è stato firmato dal procuratore di Agrigento, Giovanni Di Leo. Ed è stato eseguito dai poliziotti della Squadra Mobile di Agrigento, capitanati da Vincenzo Perta. I tre indagati sono assistiti dall’avvocato Santo Lucia. Lunedì si svolgerà l’udienza di convalida del fermo. Nel carcere “Pasquale Di Lorenzo” ad Agrigento sono stati trasferiti Calogero Di Falco, fratello di Roberto Di…

La sparatoria al Villaggio Mosè: indagini in corso

Proseguono le indagini della Squadra Mobile di Agrigento dopo la sparatoria al Villaggio Mosè e il ferimento mortale di un palmese di 38 anni commerciante di automobili. La Squadra Mobile di Agrigento è impegnata nelle indagini a seguito della sparatoria in città, al Villaggio Mosè, nei pressi della chiesa di Santa Rosa, nel parcheggio esterno alla concessionaria d’automobili nuove e usate “LZ AutoXPassione”, dell’agrigentino Lillo Zambuto. Ecco perché LZ. Un uomo di 38 anni di Palma di Montechiaro, Roberto Di Falco, si è recato alla concessionaria di Zambuto a bordo…

Un chilo di rifiuti quanto un chilo di arance

Smaltire oggi un chilo di rifiuti in Sicilia costa quanto un chilo d’arance: l’Associazione dei Comuni ricorre all’Antitrust contro i prezzi praticati nell’isola. Secondo i Comuni siciliani, gli operatori dei rifiuti, in primis delle discariche, abusano della loro posizione dominante. E i sindaci hanno presentato un ricorso all’Antitrust contro i costi di smaltimento dei rifiuti, non più sostenibile. A capo dell’insurrezione vi è l’Anci, l’Associazione dei Comuni. Nel 2022, secondo i dati di Legambiente, la raccolta differenziata in Sicilia ha superato il 65% in 274 Comuni, per una popolazione complessiva…

Stalking, minacce e danneggiamenti: invocata condanna per agrigentino

La Procura di Agrigento ha invocato la condanna a 4 anni di reclusione a carico di Salvatore Russotto, 29 anni, di Agrigento, imputato di stalking, minacce e danneggiamenti a danno di una imprenditrice della movida agrigentina che, oltre le molestie, ha subito anche il danneggiamento del suo locale e della sua automobile. In analogo procedimento giudiziario, Russotto è stato già prosciolto per vizio di mente. Una seconda perizia, disposta dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale, Iacopo Mazzullo, ha escluso l’infermità mentale. Dunque si procede a processo. L’imprenditrice si…