L’avvocato Giuseppe Aiello, del foro di Agrigento, è stato recentemente eletto nel nuovo Consiglio dell’Ordine degli Avvocati della provincia di Agrigento. Per lui, un nuovo impegno che sicuramente affronterà con la solita passione che gli si riconosce. Due chiacchiere con lui.
Avv. Aiello, il 17, 18 e 19 settembre si sono tenute le elezioni per il rinnovo del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Agrigento e lei è stato eletto tra i componenti dello stesso
“Si, dopo un periodo di instabilità del COA di Agrigento che con le elezioni dell’aprile del 2019 aveva visto, dapprima la elezione a maggioranza dell’avv. Cremona e poi le dimissioni di ben 14/15 dei membri del COA, in aperta polemica con il Presidente in carica, si è giunti alla elezione di un nuovo COA in un clima certamente più sereno e armonioso rispetto alla precedente consiliatura. Adesso i colleghi avvocati aspettano che questo nuovo COA riprenda a lavorare nell’interesse dell’intera categoria”.
Avv. Aiello, all’interno del COA, avete proceduto alla elezione di un Presidente donna abbastanza giovane ed anche un vicepresidente anch’essa donna. È un segnale nuovo che il COA ha voluto dare oppure cosa?
“Certamente il nuovo Presidente, l’avv. Vincenza Gaziano, figlia del decano dell’avvocatura agrigentina, Nino Gaziano, incarna due novità: il primo presidente donna della storia dell’avvocatura agrigentina e credo anche il Presidente più giovane. Formalmente l’avv. Vincenza Gaziano è stata eletta dal COA, secondo quanto stabilito dalla legge, di fatto è stata eletta e voluta dall’assemblea degli avvocati avendo ottenuto 632 voti di preferenza su 900 votanti, per cui prima che essere eletta dal COA è stata eletta dagli avvocati del foro di Agrigento. Il vicepresidente, Annalisa Russello, anch’essa una collega di comprovata esperienza rappresenta un momento di unità all’interno dello stesso COA mentre la elezione del consigliere segretario, avv. Luigi Mulone è la continuazione di una consiliatura, la precedente, interrotta in modo brusco, in cui si è voluto riconoscere, nel segretario, un punto di equilibrio e di coerenza nei confronti della classe forense. L’elezione, infine dell’avv. Salvatore Amato, alla importante carica di tesoriere, rappresenta, per le doti umane e professionali del collega, un momento di garanzia per tutta la categoria. Un aspetto importante è che tutti e quattro i membri dell’ufficio di presidenza sono stati eletti all’unanimità con scrutinio segreto”.
Quali saranno le attività immediate che vedranno impegnato il COA di Agrigento.
“Certamente non siamo i singoli consiglieri a dettare l’agenda del COA ma è compito dell’ufficio di Presidenza quello di predisporre gli ordini del giorno. Personalmente, per la poca esperienza che ho suppongo che ci sarà dell’arretrato da vagliare stante che l’ultimo COA si è dimesso nel novembre 2019. Vero è che in questi mesi, caratterizzati anche dalla vicenda Covid19, il COA di Agrigento è stato amministrato, in maniera egregia, dal Commissario, avv. Silvio Miceli e dai due collaboratori, avv.ti Vincenzo Campo e Gianni Hamel, ai quali va la riconoscenza ed il ringraziamento di tutti gli avvocati,
Non era facile per i tre membri far fronte, da soli, all’ingente lavoro che coinvolge un COA in cui vi sono oltre 1500 iscritti ma ritengo anche, per la spiccata sensibilità istituzionale che contraddistingue tutti e tre i colleghi, che gli stessi hanno voluto lasciare la decisione sulle delibere più importanti al nuovo organo democraticamente eletto dall’assemblea degli avvocati.
A tutto questo, ritengo, vada aggiunta la organizzazione della manifestazione per la premiazione delle toghe d’oro e d’argento, che ogni anno ha rappresentato un momento istituzionale del COA di particolare rilevanza e che l’anno scorso, proprio a seguito delle dimissioni dei consiglieri, non si è potuto tenere. Quindi, va posto rimedio a questa mancanza nei confronti di quei colleghi che dopo anni di attività e di dedizione alla professione attendono il meritato riconoscimento alla loro carriera”.
La classe forense, non solo quella agrigentina, ha vissuto, in questi mesi, momenti di tensione dovuto anche alle conseguenze professionali del Covid19, come intende muoversi il COA di Agrigento.
“Viviamo un tempo di emergenza sanitaria che è iniziato il 10 marzo ultimo scorso ma che di fatto era già iniziato qualche settimana prima, che ha visto la sospensione delle attività processuali se non in casi del tutto eccezionali. Una sospensione che si è protratta, per ciò che concerne la sospensione dei termini processuali, fino al 11 maggio ma che in realtà è durata fino a tutto il mese di giugno. E ancora oggi le attività sono riprese, giustamente, con molta cautela. Tutto ciò ha comportato un grave disagio in termini professionali ma anche economici per tutta la categoria, nessuno escluso, certamente con una maggiore ricaduta sui giovani avvocati. Il nostro compito oggi è quello di concordare, con senso di responsabilità e collaborazione, con i magistrati ma anche con il corpo amministrativo del Tribunale, un ordinato accesso alle udienze e alle cancellerie che garantisca la salute di tutti ma anche il diritto/dovere di tutti di poter svolgere il proprio lavoro con dignità e professionalità.
In questi primi giorni di insediamento del nuovo COA di Agrigento molte sono le sollecitazioni e le istanze giunte dai colleghi avvocati, dall’accesso alle udienze, alla possibilità di consultazione dei fascicoli fino alla rimessa in funzione delle aule avvocati sia del Tribunale che del Giudice di Pace. Piano piano, il nuovo Coa, in un ritrovato spirito di collaborazione, saprà affrontare ogni singola tematica forte anche delle capacità di mediazione dei suoi organi rappresentativi.
Abbiamo due anni e mezzo davanti a noi, perché questo Consiglio andrà a completare la consiliatura iniziata nel marzo 2019, in cui ci aspetta un lavoro di recupero e di rilancio dell’attività forense a cominciare dai corsi di formazione per i quali il COA di Agrigento si è sempre contraddistinto per la qualità e la quantità di corsi espletati durante ogni anno giudiziario, il tutto in una rinnovata armonia della classe forense ed in un proficuo lavoro nell’interesse della categoria. In tutto questo spero di poter rappresentare al meglio i colleghi avvocati di Agrigento”.
Avvocato, tu sei stato sempre molto impegnato anche nella politica della tua città, Porto Empedocle, questo nuovo incarico non toglierà tempo a questa attività considerato che nel maggio del 2021 si terranno le elezioni amministrative a Porto Empedocle?
“Innanzitutto debbo dirti che mi sento onorato di essere stato eletto dai colleghi a rappresentarli all’interno del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Agrigento. Detto questo, il troppo lavoro non mi ha mai impaurito anzi, e, comunque, ad oggi io non ho alcuna intenzione di candidarmi ad alcuna carica al Comune di Porto Empedocle. Ciò per cui sto lavorando, anche insieme a tanti amici, è di poter offrire alla mia città, alle prossime amministrative, una alternativa seria, in termini di programmi ma anche di uomini che dovranno attuare tali programmi, affinchè Porto Empedocle possa rialzarsi dallo stato di stagnazione in cui è stata relegata negli ultimi quattro anni e mezzo. Stiamo lavorando per offrire ai cittadini di Porto Empedocle una alternativa a questa amministrazione che molti reputano fallimentare. Poi gli empedoclini dovranno decidere se confermare questo sindaco o cambiare amministrazione; dovranno valutare se in questi quattro anni e mezzo la città è migliorata o è peggiorata, se gli sta bene questa Porto Empedocle oppure intende immaginare un percorso di rilancio anche alla luce dei numerosi finanziamenti che a partire dal 2021 potranno arrivare dall’Europa se saremo capaci di progettare una Porto Empedocle nuova”.