Hanno vestiti di lusso, giacche, cravatte, scarpe lucide che accecano gli occhi, gelatina nei capelli e profumi che si sentono fino a due chilometri di distanza.
Questa è la bella scena per chi si presenta negli sportelli della banca Monte dei Paschi di Siena di via Leonardo Sciascia del Villaggio Mosè (Agrigento). Tutto sembra dorato, ma poi alla fine ti rendi conto che così non è.
Stiamo raccontando una disavventura accaduta ad una signora e premettiamo che gli orari non giocano a suo favore. Ore 13,37, la signora si reca al bancomat della stessa banca e preleva. Scrive una somma, ma in realtà riceve la metà dei soldi richiesti. Non si comprende cosa sia successo. Le porte sono chiuse, giustamente perchè è l\’orario della pausa. La donna, ovviamente, vorrebbe capire se in realtà il bancomat abbia registrato quanto da lei scritto, oppure della metà uscita fuori.
La signora, con tanto di garbo, bussa nel vetro della banca dove vede che a pochissimi metri di distanza ci sono almeno quattro impiegati dalla evidente scena di una pausa salutare. Lei bussa sotto almeno 32 gradi, loro (al fresco certamente) la guardano e invece di intervenire (lo ribadiamo, l\’orario era della pausa) continuano forse a raccontare una barzelletta già iniziata (perchè di sicuro in quel momento non stavano lavorando). Ma di intervenire nei confronti della donna, manco per sogno.
Al di la delle cento o duecento euro in più o in meno, ma un pizzico di bon ton da parte degli impiegati avrebbe imposto di avvicinarsi alla donna per capire almeno cosa fosse successo. E se la donna stava male? E se la donna stava per essere rapinata? E se la donna aveva bisogno comunque di aiuto?
Niente di niente. Seduti erano e seduti sono rimasti, guardandola pure in viso.
La signora è andata via senza sapere dell\’importo esatto prelevato dal bancomat. Ha pensato: \”Giungo a casa e chiamo la banca, con la speranza che nell\’orario di lavoro mi rispondono\”.
Cosa fatta. Ha provato a chiamare al numero 622111 alle due, alle due e mezza, alle tre, alle tre e mezza, alle quattro. Nessuna risposta.
Te pareva…