Continuano i casi in Provincia di Agrigento di veicoli pesanti che durante il controllo di pattuglia della Polizia Stradale vengono ritrovati con la manomissione dell’impianto antinquinamento e l’illecita installazione di un dispositivo elettronico di emulazione che consente al proprietario del veicolo di eludere la normativa europea, risparmiando sul costo dell’additivo ADBLUE, idoneo a limitare al massimo le emissioni di biossido d’azoto del motori diesel.
Nell’ultimo mese sono ben 8 i casi accertati e sanzionati.
All’apparenza i veicoli controllati rispettavano la normativa vigente, ma di fatto questa veniva totalmente elusa in quanto, tramite la centralina elettronica abusivamente apposta, veniva inibito il funzionamento di miscelazione dell’additivo AdBlue, oggi obbligatorio, provocando emissioni dei gas di scarico ben oltre la soglia consentita a livello europeo.
A seguito del ritrovamento dei vari congegni, differenti tra loro ma tutti adeguati alla finalità di cui sopra, i diversi conducenti sono stati sanzionati per le violazioni di cui all’art. 78 del Codice della Strada (alterazione delle caratteristiche tecniche costruttive del veicolo) di cui all’art.71 (emissioni inquinanti non conformi) di cui all’art.79 (inefficienza del dispositivo diagnostico di bordo del veicolo), per un totale di circa 600 euro.
I dispositivi elettronici sono stati di volta in volta rimossi e sequestrati, mentre le carte di circolazione dei veicoli sono state ritirate. I mezzo pesanti per poter nuovamente circolare, pertanto, dovrà essere sottoposti a visita di revisione presso la Motorizzazione Civile, dopo il ripristino della regolarità dell’impianto antinquinamento.
Nei giorni scorsi veniva, altresì, sanzionato un mezzo adibito al trasporto alimentare. Gli operatori accertavano durante il controllo che i prodotti lattiero caseari trasportati (formaggi vari e mozzarelle) erano privi di tracciabilità. Con il supporto di medici dell’Asp di Agrigento, i prodotti (per un totale di circa 35kg) venivano sequestrati per la distruzione ed al conducente del veicolo venivano irrogate sanzioni amministrative per un totale di circa 3500 euro.