“Siamo vicini ai catalogatori che anche nelle scorse ore hanno giustamente manifestato davanti all’assessorato regionale ai Beni culturali perché ancora precari dopo ben 14 anni. A tale proposito ho appena depositato una richiesta di audizione urgente in quinta Commissione. Questi lavoratori, che mandano letteralmente avanti i nostri Beni culturali, vivono in un limbo occupazionale, senza alcuna garanzia contrattuale nonostante una legge regionale ed una sentenza della Corte costituzionale a loro favore”.
A dichiararlo è la deputata regionale del Movimento 5 Stelle Roberta Schillaci, componente della Commissione Cultura Formazione e Lavoro che ancora una volta incalza la Regione Siciliana alla stabilizzazione dei circa 400 lavoratori in forza negli uffici dei beni culturali siciliani. “La cosa paradossale – spiega Schillaci – è che secondo quanto previsto da una norma della finanziaria in discussione in queste ore all’Ars, la Regione potrebbe avvalersi della collaborazione di dirigenti o personale esterno a tempo determinato, quando alcune competenze sono già all’interno della macchina organizzativa. Tra l’altro vi è una sentenza della Corte Costituzionale che riconosce il loro diritto a passare di ruolo ai sensi di una legge regionale del 2007. Musumeci, Samonà e soprattutto il neo assessore alla Funzione Pubblica Marco Zambuto non perdano tempo ulteriore” – conclude Schillaci.