Maxi operazione antimafia, e non solo, dei Carabinieri tra le province di Catania e Siracusa. 56 misure cautelari.
Maxi operazione antimafia dei Carabinieri tra Catania e Siracusa. Nel mirino 56 indagati, 41 dei quali già in carcere, ritenuti affiliati o contigui alle famiglie mafiose Santapaola-Ercolano, di Caltagirone e Ramacca, e al clan Nardo di Lentini. Il provvedimento è stato eseguito da oltre 400 militari a Catania, Ramacca, Vizzini, Caltagirone e San Michele di Ganzaria, e in tre città del Siracusano: Lentini, Carlentini e Francofonte. L’inchiesta è stata intitolata “Agorà”. Sono contestati, a vario titolo, i reati di associazione mafiosa, traffico e smercio di sostanze stupefacenti, numerose estorsioni pluriaggravate, illecita concorrenza, turbata libertà degli incanti e trasferimento fraudolento di beni. Il tutto è aggravato dal metodo e dalle finalità mafiose. E’ stato disposto il sequestro preventivo di beni, per un valore di 10 milioni di euro, a nove società attive nei settori dell’edilizia, della logistica e dei servizi cimiteriali, nonché dei beni e conti correnti ad esse riconducibili. Sequestrati anche 108 chili di marijuana, 2 chili e 600 grammi di cocaina, e 57 chili di hashish. Hanno contribuito le dichiarazioni di 16 collaboratori di giustizia. Le indagini del Carabinieri, avviate nel 2016, hanno documentato la riorganizzazione interprovinciale del sodalizio mafioso tra le province di Catania e Siracusa. E’ stata anche accertata la capacità dei clan di infiltrarsi nell’economia lecita (nel settore dei trasporti su gomma e in quello dell’edilizia) e di influenzare i processi decisionali degli enti locali, come nell’ipotesi dell’alterazione delle procedure per l’affidamento dei servizi cimiteriali nel Comune di Vizzini, e nelle ipotesi degli affidamenti per la manutenzione stradale curati dal Comune di Caltagirone.