Botta e risposta tra Cuffaro e Calenda

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Il segretario nazionale della Democrazia Cristiana, Totò Cuffaro, replica al leader di Azione, Carlo Calenda, che, nel merito dei lavori in corso per un’alleanza tra la Democrazia Cristiana e Italia Viva di Renzi per le Europee, tra l’altro, e riferendosi a Cuffaro, ha affermato: “Noi sappiamo che Cuffaro ha fatto un accordo, io non voglio avere nulla a che fare con lui, i suoi ‘santini’ (i facsimili elettorali) erano dentro il covo di Provenzano”.
Cuffaro controbatte: “Calenda sappia che da democristiano difenderò la sua libertà di insultarmi, ma sappia anche che con tanta pazienza non rinuncerò al mio diritto di non farmi intimidire dalle sue provocazioni e dai suoi pregiudizi giustizialisti. Polemizzando con me dice che farà liste di qualità alle Europee: glielo auguro, nelle ultime elezioni regionali non brillano certo in qualità. Vorrei dirgli anche di stare attento a chi lo informa: i ‘santini’ – come li chiama Calenda – che sono stati filmati nella stanza del pastore, e non nel covo di Provenzano, come maldestramente dice lui, non c’erano come si vede in tutti i filmati delle tv, e sono stati messi ad hoc e ripresi da una emittente televisiva privata. Ma, se possibile, vorrei dirgli che, forse, riesce meglio quando parla di economia politica e di programmi che quando sproloquia di Cuffaro. Ma scelga liberamente”.
E poi Calenda ha aggiunto: “In Sicilia abbiamo amministratori capacissimi – sottolinea Calenda – una classe dirigente di persone preparate. Però allo stesso tempo… cavolo, io non capisco come fa un siciliano a votare Cuffaro. Cioè per me è veramente incomprensibile”.
E Cuffaro ha replicato: “Il suo non capire come i siciliani possano votare Cuffaro è incomprensibile anche per me: ma se non sono candidato e non lo sarò come possono votarmi? Se, invece, in un voto libero e ideologizzato la gente vota DC e non Azione, magari, farebbe bene a cercare di capirne le motivazioni. Credo che si chiami democrazia”.

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