Sabato assemblea “resa dei conti” del Partito Democratico siciliano dopo il violento scontro sulla Finanziaria. Parteciperanno anche due inviati della Schlein.
Barometro a burrasca in casa del Partito Democratico in Sicilia. Sabato prossimo a Palermo all’Hotel Astoria si profila una ‘resa dei conti’, dopo i furibondi scontri insorti a seguito dell’approvazione della Finanziaria all’Assemblea Regionale. Nell’albergo in via Monte Pellegrino saranno presenti due inviati dalla segretaria nazionale Elly Schlein. Saranno loro gli arbitri. All’ordine del giorno vi sono l’approvazione del nuovo statuto e le regole per lo svolgimento del congresso di primavera. In verità si dovrebbe discutere di una nuova leadership del partito, capace di ricucire lo strappo tra il partito e il gruppo parlamentare in Assemblea culminato venerdì scorso con le dimissioni dalla segreteria regionale di Fabio Venezia, responsabile organizzativo del partito, e la segnalazione a Roma del mancato versamento da parte della metà dei deputati siciliani, ampia parte dei quali della corrente Bonaccini, della quota di finanziamento al partito. Il segretario regionale in carica, Anthony Barbagallo, espressione Schlein, getta acqua sul fuoco ripetendo che tale dicotomia tra gruppo parlamentare e partito, di cui tanto si discute, non esiste.
Ma perché lo scontro sulla Finanziaria? Perché giovedì scorso Barbagallo e Sergio Lima, componente della segreteria nazionale, hanno annunciato che il partito presenterà un esposto alla Corte dei Conti e alla Procura della Repubblica per denunciare distorsioni delle procedure e sperperi di denaro pubblico in occasione della Finanziaria. Barbagallo e Lima puntano il dito contro il maxi emendamento da 100 milioni di euro, votato all’alba del 28 dicembre, che distribuisce fondi ‘di bottega’ sponsorizzati dai vari deputati. I due la definiscono, in negativo, “la parcellizzazione in mille rivoli della spesa pubblica”.
Su tale maxi emendamento proposto dal centrodestra hanno collaborato Partito Democratico e Movimento 5 Stelle. Nel vivace dibattito si inserisce anche l’area Cuperlo. Il coordinatore regionale di “Promessa Democratica”, Massimo Ingiaimo, interviene così: “E’ innegabile che è il sistema di costruzione del maxiemendamento che non funziona, perché comporta una discrezionalità nel finanziare, ad esempio, questo Comune anziché un altro”. Ordunque, la manovra è stata l’occasione per scoperchiare il vaso di pandora, di smascherare e sollevare a galla le tensioni che tra i democratici coverebbero da tempo. Tutti sul ring sabato all’Hotel Astoria.
Angelo Ruoppolo (Teleacras)