Maltratta da tempo la moglie. Un trentaseienne tunisino residente a Raffadali, nell’ultima occasione ha picchiato la donna, una trentunenne, con calci e pugni. La poveretta, esasperata, ha trovato il coraggio di dire basta, e avrebbe detto al marito di volerlo denunciare. Per tutta risposta l’uomo ha preso l’alcol, se l’è gettato addosso, ed ha appiccato il fuoco con un accendino. E’ successo nella loro casa di Raffadali. Il tunisino è stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale “San Giovanni di Dio” di Agrigento.
I medici gli hanno diagnosticato ustioni all’arto superiore e alla spalla sinistra, e dopo le medicazioni del caso, hanno disposto il trasferimento, in elisoccorso, al centro Grandi ustioni dell’ospedale “Civico” di Palermo.
Non è in pericolo di vita. Il trentaseienne, in ospedale ad Agrigento, ha detto che è stata la coniuge a provocargli quelle ustioni. Una sorta di ritorsione nei confronti della donna. Una versione dei fatti che non ha convinto. Gli agenti della polizia di Stato, in poco tempo, hanno ricostruito l’episodio. La trentunenne ha parlato di continui maltrattamenti sia psicologici che fisici. E’ stato subito avviato l’iter del “codice rosso” che serve, naturalmente, a tutelare le vittime di violenza.