Calcio in lutto: è morto improvvisamente Mimmo Cecere, ex portiere di Messina e Palermo

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Il mondo del calcio è sconvolto dalla notizia dell’improvvisa scomparsa di Mimmo Cecere, storico portiere della promozione in B conquistata dal Messina nel 2001 e protagonista in tante piazze del Sud nel corso della sua lunga carriera. Classe 1972, avrebbe compiuto 51 anni a dicembre, è morto stroncato da un infarto fulminante che non gli ha lasciato scampo mentre si trovava a casa dei genitori, a Carinola, in provincia di Caserta.

Cecere era giunto in riva allo Stretto nel corso del campionato di C1 2000/2001, divenendo ben presto uno dei beniamini della tifoseria del Messina. Numero 1 della squadra allenata da Carlo Florimbi, che aveva visto sfumare all’ultima giornata la promozione diretta nel testa a testa col Palermo, fu determinante ai playoff. La strepitosa parata sulla punizione di Criniti, nella finale di ritorno giocata al “Celeste” contro il Catania, che servì a blindare l’1-0 firmato Sullo, è stata sempre ricordata come tra le più belle ed importanti della storia del Messina.

Cresciuto nelle giovanili del Napoli ai tempi di Maradona, Cecere si trasferì al Palermo nella stagione 1992/93 per vivere la sua prima esperienza tra i professionisti. Con i rosanero festeggiò la promozione in B da riserva di Vinti, ma togliendosi comunque la soddisfazione di giocare da titolare nella finale di ritorno della Coppa Italia di C. L’1-1 in casa contro il Como fece seguito al successo esterno per 0-2 dell’andata, consegnando il trofeo al Palermo.

Nel suo curriculum anche i salti di categoria, ottenuti sempre dalla C alla B, con le casacche di Fermana e Avellino (2002/03 e 2004/05). Oltre che per le sue parate, Cecere venne celebrato anche nelle insolite vesti di goleador quando giocava nel Gela per la rete segnata di testa al 92′ del match contro l’Isola Liri. Dopo il torneo di Seconda Divisione col Siracusa nel 2009/10, era tornato al Messina nel 2011 in D e ha in seguito ricoperto il ruolo di preparatore di portieri sempre per l’Acr.

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