Cinque autocompattatori della Sea, società che si occupa della raccolta dei rifiuti, sono stati incendiati durante la notte nella statale 410, a Canicattì, in provincia di Agrigento. I mezzi erano parcheggiati all’esterno del capannone della ditta sito in contrada “Giuliana”. I danni ammontano ad oltre 300 mila euro.
Nessun dubbio sull’origine dolosa del rogo che segue di pochi giorni quello del centro di conferimento rifiuti di contrada Calandra, sempre a Canicattì, che era posto sotto sequestro.
Il sindaco Ettore Di Ventura, dopo questo episodio, aveva lanciato un appello alla Prefettura chiedendo di occuparsi del caso rifiuti a Canicattì.
Stanotte il nuovo inquietante episodio. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e alcune squadra dei pompieri che hanno impiegato tre ore – dall’1 alle 4 – per spegnere l’incendio.