In questi giorni, con grande sgomento, abbiamo assistito ad un continuo scambio di lettere, di note, di comunicazioni, di interrogazioni redatte da parlamentari regionali, tutte aventi ad oggetto l’assenza di trasparenza e di una corretta informazione alle istituzioni comunali e, dunque, ai cittadini, nella gestione del contrasto al COVID 19 da parte dell’ASP di Agrigento.
In un momento come questo occorre solo ed esclusivamente chiarezza, informazioni corrette, non generare confusione, allarme sociale, fake news, che alimentano inutilmente la nostra preoccupazione e quella dei nostri concittadini.
Stigmatizziamo la carente comunicazione dell’amministrazione provinciale dell’Asp di Agrigento con il nostro Comune, che in taluni casi non è stato messo a conoscenza tempestivamente attraverso i canali istituzionali, unici deputati alla diffusione dei dati sui casi di soggetti positivi al Coronavirus che hanno operato nel territorio: non tollereremo che tali circostanze si ripetano in futuro.
Affermiamo con forza come, soprattutto in questi momenti storici in cui tanti nostri connazionali muoiono ogni giorno nelle corsie degli ospedali, l’inopportunità ad alimentare conflitti politici e sterili polemiche che generano solo confusione e paura nella comunità, che al contrario ha bisogno di serietà ed unità delle istituzioni, e non certo di propaganda elettorale buona soltanto a tutelare piccoli e squallidi interessi di bottega.
Chiediamo alla direzione dell’Asp di Agrigento estrema chiarezza sulle cause che hanno determinato queste intollerabili carenze nella comunicazione, ed all’assessorato regionale alla salute di vigilare affinché tali carenze non si ripetano più.
Chiediamo che i deputati eletti nel nostro territorio affianchino e non affossino, con passerelle sterili, il nostro presidio sanitario “Barone Lombardo” di Canicattì, richiedendo, per esempio, con forza, e ne sarebbero capaci, al governo regionale che i risultati delle analisi dei tamponi sia effettuato con la dovuta immediatezza e non certamente con i ritardi che tale procedura soffre allo stato attuale. E chi meglio di loro?
Auspichiamo che il veleno di questi giorni, su più fronti, cessi definitivamente e che le campagne acquisti ed elettorali di taluni si rimandassero in tempi diversi.
Se si vuole davvero il bene di questa città e di questo territorio, si lavori seminando del bene.
Non potrebbero non trovarne vantaggio la città, le istituzioni locali e l’intera struttura ospedaliera del Barone Lombardo, a cui va il nostro grazie sentito, in quanto nonostante le difficoltà, antiche e conclamate, con grande spirito di sacrificio e dedizione ha sempre lavorato incessantemente e continua a farlo, oggi più che mai in una situazione critica di emergenza, per il bene di questa città e di tutto l’hinterland canicattinese.
A seguire le firme dei consiglieri comunali di Canicattì.
Mimmo Licata
(Capogruppo Canicattì Civica)
Ignazio Giardina (Capogruppo di Uniti per Canicattì)
Maria Concetta Lo Giudice (capogruppo Canicattì Riparte)
Daniela Marchese Ragona (capogruppo Canicattì Unica)
Diego Aprile (Capogruppo PD)
Fabio Di Benedetto Luigi Salvaggio Silvia Li Calzi Giuseppe Alaimo
Evelyin Pendolino Francesca Cipollina Fabiola Messina Salvatore Carusotto
Brigida Alaimo Giuseppe Lo Giudice Umberto Palermo Rita Parla