Nella precedente legislatura l’associazione aveva scritto un emendamento poi approvato all’unanimità dal parlamento, ma la Corte Costituzionale aveva bocciato la proposta, dichiarandola inammissibile.
Ora è tornato nuovamente alla carica: «Consegniamo queste lettere ai deputati per chiedere di coltivare, produrre e distribuire cannabis qui nella nostra regione – ha detto D’Amico -. A livello nazionale c’è un laboratorio che la produce, a Firenze, ma il fabbisogno è minimo. Nelle lettere proponiamo un intergruppo parlamentare su cannabis terapeutica e successivamente chiederemo degli incontri a chi ne ha il potere, ovvero al presidente della Regione, all’assessore alla Salute e all’assessore all’Agricoltura».
“La cannabis terapeutica è assolutamente comprovata per alleviare le sofferenze dei tanti malati – ha detto la Chinnici – e martedì o consegnerò queste lettere ai miei colleghi, lanciando la proposta di un intergruppo trasversale per poter portare avanti questa lotta”.