Carceri italiane tra rivolte, carenze d’organico, aggressioni al personale di Polizia penitenziaria, sale così tragicamente il numero di suicidi nella polizia penitenziaria. Solo negli ultimi due mesi due suicidi hanno interessato le carceri siciliane. L’ultimo proprio di oggi presso la casa di reclusione di Ucciardone di Palermo un agente durante il servizio si sarebbe tolto la vita con l’arma da fuoco
“Era il primo pomeriggio di oggi quando un appartenente al Corpo di polizia penitenziaria si è tolto la vita sparandosi mentre era in servizio sul muro di cinta della Casa Circondariale di Palermo Ucciardone. Con il settimo agente che nel 2024 si è tolto la vita, continua la scia di morte nelle carceri del Paese. Ricordiamo che sono ben 61 i suicidi fra i detenuti dall’inizio dell’anno”.
Lo dichiara Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria, che continua:
“Sappiamo bene che a provocare un gesto estremo come il suicidio contribuiscono una serie di concause, ma ciò che si sta verificando con un’incidenza senza precedenti non può non derivare direttamente anche da ragioni connesse al lavoro prestato. Per questo per noi si tratta di morti in servizio e per servizio”, argomenta il Segretario della UILPA PP.
“Quello dei suicidi nelle forze dell’ordine e, particolarmente, nel Corpo di polizia penitenziaria, è un fenomeno che necessita di essere investigato compiutamente e affrontato concretamente. Peraltro, non riteniamo affatto sufficienti le iniziative e i supporti, anche di natura psicologica, finalizzati a intercettare a valle il disagio, ma reputiamo indispensabili e non più rinviabili interventi a monte che lo prevengano. Ciò si può realizzare, ‘umanizzando’ le condizioni di lavoro anche attraverso il rispetto dei diritti e delle prerogative contrattuali, che rappresentano una vera e propria chimera per la gran parte degli appartenenti alla Polizia penitenziaria, e con l’efficientamento del fallimentare sistema d’esecuzione penale, in particolare inframurario, anche per prevenire disorientanti fenomeni di dissonanza cognitiva. Saremmo peraltro molto curiosi di sapere cosa ne è stato dell’Osservatorio permanente interforze sui suicidi tra gli appartenenti alle forze di polizia costituito dall’allora Capo della Polizia Gabrielli nel febbraio 2019, ma di cui non abbiamo avuto alcuna ulteriore notizia”, aggiunge il dirigente sindacale.
“Ci stringiamo costernati attorno al dolore della famiglia del collega tragicamente scomparso. Nondimeno, invochiamo nuovamente misure urgenti da parte del Governo che, prendendo atto dell’emergenza complessiva, possano mettere in sicurezza carceri che ospitano oltre 14.500mila detenuti in più rispetto ai posti disponibili con 18mila unità di Polizia penitenziaria in meno rispetto al fabbisogno”, conclude De Fazio.