Senza motivazione né formazione dei cittadini, del personale e, in primis, dell’amministrazione la raccolta differenziata non può funzionare.
Ricordiamo che sulla formazione ad Agrigento sono stati spesi un bel po’ di soldi con dei concerti a San Leone, piuttosto che realizzare qualcosa di più utile, come un servizio cortesia efficiente a cui rivolgersi per avere risposte. A tutt’oggi, non è stato fatto più niente di valido nell’ambito della formazione, nonostante sia una delle voci del nuovo e pagato contratto.
Non si può pensare che i cittadini si sentano motivati dalle infinite promesse e proclami mai rispettati, pagando tantissimo e vivendo non solo nella sporcizia ma anche nel terrore di prendere multe per avere infranto regole che nemmeno si conoscono.
Cosa ne sanno, effettivamente, i cittadini di come funziona la differenziata? Cosa non sanno? Il regolamento doveva esserci già da 2 anni e mezzo e invece il servizio si basa sul passaparola dal parrucchiere o dal macellaio.
Siamo in assenza di regole precise, evidenti ed incontestabili perchè scritte e alla portata di tutti, non possono certo essere quelle indicate in qualche post sui social!
La comunicazione via whatsapp, via operatori che decidono per conto loro e non lasciano indicazioni, via chiunque creda di avere titolo per parlare, genera più confusione che altro.
Recentemente per post sui social o titoli di giornale si sono create false notizie che hanno fatto il giro della città, scoprendo successivamente che non si parlava nemmeno del comune di Agrigento: sicuramente non è bello che molti si fermino alle prime parole o non vadano oltre il titolo ma è anche vero che non ci sono fonti certe, legalmente riconosciute e in pubblica evidenza.
Dopo aver detto peste e corna di un personale allontanato perché “in più” a nemmeno un anno dall’insediamento di questa amministrazione, nel 2016, solo adesso, sotto elezioni, si pensa di aumentarne il numero? Cosa potrebbe essere naturale pensare su questa “coincidenza”?