La sezione provinciale di Agrigento dell’Ance (Associazione nazionale dei costruttori edili) interviene nel merito del nuovo Codice degli appalti, approvato dal governo Meloni e predisposto dal precedente governo Draghi. Il presidente, Carmelo Salamone, afferma: “Da ormai alcuni anni continuiamo a denunciare in solitudine e nel totale disinteresse della politica nazionale come il nuovo sistema di norme connesso all’aggiudicazione dei lavori pubblici non agevoli la trasparenza e la libera concorrenza. Allora, come ora, siamo stati lasciati soli, pur se, purtroppo, i numerosi arresti di funzionari pubblici e amministratori infedeli ci davano ragione. Per questo stupisce che ne parlino soltanto adesso il deputato nazionale Pd Anthony Barbagallo e il ministro Salvini. Nonostante lo avessimo richiesto più volte a gran voce, non abbiamo mai potuto partecipare ai tavoli in cui si ragionava delle iniziative legislative che riguardano il settore. La conseguenza è che queste hanno sempre risposto solo a logiche politiche e sono state ben lontane dalle necessità di chi fa impresa in modo onesto. Per questo torniamo a chiedere di essere convocati per fornire un contributo effettivo alla riforma del settore. E’ necessario che si dimostri con la concretezza delle azioni di voler sostenere una riforma che garantisca trasparenza e legalità”.
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