Il governo regionale stanzia 22 milioni di euro a favore di Comuni ed ex Province per sostenere i costi energetici. Al sindaco di Agrigento 234mila euro.
Durante la campagna elettorale il leader della Lega, Matteo Salvini, ha invocato uno scostamento di bilancio, quindi nuovo debito per i contribuenti italiani, per almeno 30 miliardi al fine di compensare il caro bollette. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, si è invece da subito manifestata scettica e contraria ritenendo invece che, anziché a valle, bisognasse intervenire a monte, ovvero alle speculazioni degli speculatori che incidono sul caro bollette, altrimenti si scatena un circolo vizioso, ossia ogni tre mesi saranno necessarie altre decine di miliardi di debito per compensare il caro bollette. E la Meloni ha quindi promesso di spezzare il collegamento tra prezzo del gas e prezzo dell’elettricità, e che, se sul tetto al prezzo del gas non avesse agito l’Europa, allora si sarebbe intervenuti autonomamente in Italia. E poi è stato ritenuto eticamente giusto che fossero aumentate le tasse sugli extraprofitti. Ebbene, nella finanziaria appena firmata dal signor Giancarlo Giorgetti, colui che ha contribuito a ferire nella maggior parte dei casi mortalmente l’emittenza televisiva privata italiana già alla canna del gas imponendo un canone di trasmissione di almeno 32mila euro da pagare agli affamati delle lobby interessate che governano l’etere, vi è lo scostamento di bilancio da 25 miliardi (quindi il nuovo debito, dunque l’intervento a valle e non a monte) per compensare il caro bollette per tre mesi, e poi ad aprile ne serviranno altri. E poi la tassa sugli extraprofitti delle multinazionali è stata aumentata al 35%, ovvero un solletico per le aziende con ricavi anche del più 600 per cento. In Sicilia la Regione ha appena riservato per Comuni ed ex Province 22 milioni di euro per sostenere i costi energetici, assecondando gli appelli dei sindaci siciliani. I 22 milioni di euro sono frutto del lavoro dell’assessore all’Economia, Marco Falcone, che ha raschiato nel barile dei fondi regionali recuperando quanto adesso stanziato, da inserire nel disegno di legge di variazione di bilancio. Nel dettaglio: 20 milioni di euro sono destinati ai Comuni e saranno divisi in base alla popolazione. Gli altri 2 milioni (divisi per il 40% in base alla popolazione e per il 60% in base al numero delle classi scolastiche) saranno destinati alle 9 ex Province. E Renato Schifani commenta: “L’emergenza legata al caro bollette sta affliggendo anche gli Enti locali siciliani, il governo della Regione ha ritenuto di dover intervenire con questo stanziamento per fare in modo che possano garantire la continuità dei servizi erogati ai cittadini”. E l’assessore agli Enti locali, Andrea Messina, aggiunge: “Abbiamo raggiunto un traguardo importante, dando così la possibilità ai Comuni di alleviare il pesante fardello del pagamento delle bollette dell’energia elettrica. In questo momento è l’importo massimo che potevamo corrispondere. Le somme non sono state sottratte al fondo delle Autonomie locali, si tratta di risorse aggiuntive. Questo contributo straordinario permetterà di evitare ai Comuni il dissesto finanziario”. Ordunque, nello specifico stati assegnati al Comune di Agrigento 231 mila euro, a Catania, 1,2 milioni, a Palermo 2,6 milioni, a Messina 900 mila euro, a Trapani 235 mila euro, a Enna 107 mila euro, a Siracusa 484 mila euro, a Ragusa 300 mila euro.
Angelo Ruoppolo (Teleacras)